L’amico delle elementari

“Buongiorno lettori. Ho deciso di condividere questa storia per evitare che quello che è successo a me possa succedere anche ad altri. E prima di proseguire ci tengo subito a dire: non fidatevi mai di nessuno che non conoscete benissimo o con cui non vi frequentate abitualmente, perché anche amici di vecchia data possono rivelarsi per ciò che non sono. Io sono stata stupida e ingenua, ma non deve capitare anche a voi. L’altro giorno sono stata contattata da questo vecchio “amico”. In realtà non lo vedo né ho avuto niente a che fare con lui dalla scuola elementare, e anche lì non è che avessimo questo gran rapporto. Lui era un bambino abbastanza strano e in generale non aveva legato quasi con nessuno. L’altro giorno mi scrive come se non fossero passati neanche due giorni e comincia ad intavolare una conversazione che poi, anche nei fatti, sfocerà nell’assurdo. Anche io ho le mie colpe ma il suo comportamento è stato inqualificabile e se ci penso mi vengono ancora i brividi. A questo proposito, vi chiedo anche un parere sulla faccenda e un consiglio sul come dovrei agire. Grazie!”

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La narratrice ha deciso di condividere con i lettori un’esperienza personale per mettere in guardia gli altri da potenziali situazioni spiacevoli simili a quella che ha vissuto. Sottolinea l’importanza di essere cauti nelle relazioni, specialmente con persone che non si conoscono approfonditamente o con cui non si ha un frequente contatto, evidenziando come persino amici di lunga data possano rivelarsi diversi da come si pensava fossero. Ammette di essersi sentita ingenua per aver abbassato la guardia, ma desidera che la sua storia serva da monito per evitare che altri commettano lo stesso errore.

La situazione descritta riguarda un vecchio “amico” che l’ha contattata dopo anni di silenzio, senza che tra loro ci fosse stato un significativo rapporto di amicizia durante gli anni della scuola elementare, dove lui era considerato un bambino piuttosto isolato e non particolarmente legato ai compagni. Questa persona ha avviato una conversazione come se il tempo non avesse inciso sulla loro relazione, conducendo a uno scambio che la narratrice descrive come assurdo e che l’ha profondamente turbata, tanto da provocarle ancora brividi al solo pensiero.

Di fronte a questa esperienza, la narratrice chiede ai lettori un parere sulla situazione e consigli su come dovrebbe gestire le conseguenze di tale interazione. La sua richiesta riflette il bisogno di confronto e di supporto per elaborare al meglio l’accaduto e prendere decisioni informate su come procedere, sia nel gestire la relazione con questa persona sia nell’evitare future situazioni simili.

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