Un’amica sfaticata

“Grazie per avermi dato l’occasione di parlare di una persona che credevo fosse un’amica, ma che si è rivelata subdola e meschina, mettendomi nei casini, ma rivelandosi anche molto stupida in fin dei conti. Io mi chiamo Andrea, sono a capo di una filiale di una piccola azienda e cerco di fare del mio meglio per gestire tutte le cose al meglio delle mie possibilità. Oltretutto mi è stato assegnato l’incarico relativamente da poco e voglio dimostrare ai miei superiori che tutto andrà per il meglio. Da qualche mese ho preso a lavorare Lucia, una ragazza che è conoscente della mia fidanzata e che io ho voluto considerare una mia amica. Più che altro perché lo volevo fare con tutte le persone che sono mie colleghe. Ho passato anni a lavorare in un ambiente tossico e stressante e volevo approcciarmi a questo incarico in un modo quanto più cordiale possibile, aiutandoci gli uni con gli altri. Se con tutti i soliti colleghi è andata bene la mia idea, Lucia si è dimostrata una mela marcia e lo ha fatto nel peggiore dei modi.”

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Un nostro fan, Andrea, ha voluto raccontare un’esperienza amara che ha vissuto sul posto di lavoro, legata a una persona che credeva fosse un’amica, ma che si è rivelata inaspettatamente subdola e poco affidabile. Andrea è il responsabile di una filiale di una piccola azienda, un incarico che gli è stato affidato da poco e che sta cercando di portare avanti con il massimo impegno per dimostrare ai suoi superiori di essere all’altezza del ruolo.

Da alcuni mesi ha iniziato a lavorare con lui Lucia, una conoscente della sua fidanzata che Andrea aveva voluto accogliere con spirito di amicizia e fiducia. Questo atteggiamento non era riservato solo a Lucia, ma a tutto il team: Andrea, infatti, desiderava creare un ambiente di lavoro sereno e collaborativo, in netto contrasto con il clima tossico e stressante che aveva vissuto nelle sue precedenti esperienze professionali.

Se il suo approccio è stato ben accolto dalla maggior parte dei colleghi, Lucia si è rivelata un’eccezione. Andrea racconta di come lei abbia tradito la sua fiducia in modo subdolo, dimostrandosi una vera “mela marcia” nel gruppo. Purtroppo, il comportamento di Lucia non si è limitato a semplici incomprensioni o divergenze: le sue azioni hanno causato veri problemi, mettendo Andrea in difficoltà proprio mentre cercava di affermarsi nel nuovo ruolo.

Nonostante la delusione e i problemi che ha dovuto affrontare, Andrea non può fare a meno di sottolineare come Lucia abbia agito in modo che, alla fine, si è rivelato anche piuttosto ingenuo e facilmente smascherabile. Una situazione che, seppur spiacevole, lo ha aiutato a comprendere l’importanza di essere cauti anche nelle relazioni professionali e di non dare fiducia indiscriminata a tutti. Il suo racconto è un invito a riflettere su quanto sia delicato il confine tra fiducia e vulnerabilità, soprattutto in un contesto lavorativo, e su come sia fondamentale riconoscere e affrontare tempestivamente i comportamenti tossici.

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