La storia incredibile dell’albero più solitario del mondo

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La storia incredibile dell’albero più solitario del mondo

| 07/03/2025
Fonte: Wikipedia

È sopravvissuto per oltre 300 anni in un ambiente estremamente ostile

  • L’Albero del Ténéré, un’acacia solitaria nel deserto del Sahara, è sopravvissuto per oltre 300 anni in un ambiente estremamente ostile
  • Le sue radici profonde gli permettevano di attingere acqua da una falda sotterranea a più di 30 metri di profondità, rendendolo un simbolo di resilienza
  • Nel 1973, un camion guidato da un autista ubriaco ha abbattuto l’albero, ponendo fine alla sua incredibile esistenza
  • Il tronco è stato trasferito al Museo Nazionale del Niger, mentre sul luogo è stata eretta una scultura metallica in sua memoria
  • Ancora oggi, la storia dell’Albero del Ténéré è un monito sulla fragilità della natura e un’ispirazione per artisti e documentaristi

 

Nel cuore del deserto del Sahara, dove il paesaggio è dominato da distese infinite di sabbia e il sole brucia senza pietà, un solo albero riusciva a resistere alle condizioni estreme: l’Albero del Ténéré. Questa straordinaria acacia, appartenente alla specie Vachellia tortilis, è stata per secoli un punto di riferimento per carovane e viaggiatori, un simbolo di forza e resistenza.

Crescendo in un ambiente così arido, la sua sopravvivenza era un vero miracolo della natura. Le sue radici, tra le più profonde mai registrate per una pianta nel deserto, arrivavano a oltre 30 metri di profondità, raggiungendo una falda acquifera sotterranea. Questo gli permetteva di mantenere foglie verdi e fiori gialli, nonostante il clima proibitivo. Negli anni ’30, l’albero venne mappato dagli esploratori europei e divenne famoso a livello internazionale, con lo studioso Henri Lhote che lo descrisse come un simbolo della resilienza della natura.

Un autista lo ha abbattuto

Il destino dell’Albero del Ténéré, tuttavia, fu segnato da un evento assurdo e tragico. Nel 1973, un camionista libico, probabilmente sotto l’effetto dell’alcol, si schiantò contro di esso, distruggendo l’unico ostacolo presente nel raggio di centinaia di chilometri. L’assurdità dell’accaduto ha trasformato la vicenda in una sorta di leggenda moderna: come è possibile colpire l’unico albero nel nulla assoluto? L’identità dell’autista non è mai stata resa pubblica, ma il suo gesto è rimasto impresso nella memoria collettiva.

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Dopo la sua caduta, il tronco dell’acacia venne trasferito al Museo Nazionale del Niger, dove è conservato ancora oggi come testimonianza della sua straordinaria storia. Sul luogo dove un tempo sorgeva l’albero, è stata installata una scultura metallica per ricordarne la presenza. Oggi il titolo di “albero più solitario del mondo” appartiene a un abete rosso in Nuova Zelanda, ma nessun’altra pianta ha mai avuto lo stesso impatto emotivo e simbolico dell’Albero del Ténéré. La sua vicenda continua a ispirare documentari, opere d’arte e persino installazioni artistiche come quella del Burning Man nel 2017.

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