Un aereo poco dopo il decollo è stato costretto a rientrare in aeroporto per la fuga di un cavallo nella stiva. Circa mezzora dopo aver lasciato New York diretto in Belgio, l’aereo cargo Boeing 747 ha contattato la torre di controllo per informare della fuga dell’animale.
Il cavallo era tra i 15 che dovevano essere trasportati a Liegi, quando si è verificata una turbolenza poco dopo il decollo. L’animale si è spaventato e ha saltato la barriera anteriore della stalla rimanendo incastrato con le zampe.
Il pilota ha segnalato che non c’erano problemi per quanto riguarda il volo dell’aereo ma, dato l’imprevisto, era necessario tornare in aeroporto per soccorrere l’animale.
L’aereo era salito a quota 10.000 metri quando, al largo della costa di Boston, ha effettuato un’inversione a U ed è stato costretto a scaricare circa 20 tonnellate di carburante sull’Atlantico per garantire un atterraggio in sicurezza rientrando nel peso limite. Il pilota ha anche chiesto la presenza di un veterinario all’arrivo all’aeroporto JFK di New York. Ad aspettare l’animale infortunato c’era, oltre al veterinario, anche un’ambulanza per animali e tutto il necessario per le cure di primo soccorso. Anche gli altri cavalli sono stati portati fuori dall’aereo.
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L’episodio ha riaperto il dibattito sul trasporto a lungo raggio di animali in condizioni di sicurezza. Il Boeing è decollato di nuovo con circa tre ore di ritardo rispetto all’orario previsto.
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