Sempre più adulti comprano giocattoli per se stessi: è il fenomeno dei kidults

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Sempre più adulti comprano giocattoli per se stessi: è il fenomeno dei kidults

| 26/02/2025
Fonte: Pexels

Gli adulti rappresentano il 28% del mercato dei giocattoli

  • I “kidults” sono adulti che, nonostante abbiano superato l’infanzia, continuano a divertirsi con giochi e giocattoli, senza vergognarsi della loro passione
  • Questo fenomeno ha portato gli adulti a rappresentare il 28% del mercato dei giocattoli, con acquisti destinati a sé stessi piuttosto che ai figli
  • Il motivo principale per cui gli adulti continuano a giocare è la nostalgia dell’infanzia, il desiderio di divertimento e i benefici psicologici legati al gioco
  • I “kidults” si divertono con una vasta gamma di giochi, dai puzzle e modellini alle action figures, dai giochi di ruolo alle collezioni di carte, anche tramite il social gaming
  • Internet e i social media hanno contribuito alla crescita del fenomeno, creando spazi dove i “kidults” possono condividere la loro passione per il gioco

 

Il fenomeno dei “kidults”, termine che unisce le parole “kid” (bambino) e “adult” (adulto), ha guadagnato sempre più attenzione negli ultimi anni. I “kidults” sono adulti che, pur essendo cresciuti, non hanno mai smesso di giocare. Non si vergognano di coltivare passioni legate al mondo dei giocattoli, dai giochi da tavolo alle collezioni di action figures, passando per modellini, carte collezionabili e set Lego. Questo comportamento, che un tempo era stigmatizzato come infantile o da nerd, oggi è diventato un fenomeno globale e una vera e propria tendenza di consumo.

Il mercato dei giocattoli ha visto un cambiamento significativo, con gli adulti che ora rappresentano una fetta importante delle vendite. Secondo i dati, il 28% del mercato dei giocattoli è costituito da adulti, che acquistano giocattoli per sé stessi, spesso per sfogare la nostalgia della propria infanzia o per godere dei benefici psicologici legati al gioco. I motivi che spingono gli adulti a continuare a giocare sono molteplici: la ricerca di divertimento, il bisogno di socializzare con altre persone che condividono le stesse passioni, e l’effetto di sollievo che il gioco può dare, soprattutto in un periodo in cui la vita quotidiana può essere stressante e impegnativa.

Appartengono a diverse generazioni

Un aspetto interessante del fenomeno è che i “kidults” non sono limitati a una sola fascia di età. Essi appartengono a diverse generazioni: i Millennial, per esempio, continuano a giocare con videogiochi, giochi da tavolo e altri intrattenimenti che hanno segnato la loro giovinezza, mentre le nuove generazioni, come i Gen Z, si immergono in attività simili. Inoltre, i social media hanno svolto un ruolo fondamentale nel rafforzare e diffondere questa passione. Siti web, forum e piattaforme social offrono spazi dove i “kidults” possono incontrarsi, condividere le proprie collezioni e discutere dei loro giochi preferiti.

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La cultura del gioco non si limita più ai bambini: oggi, molte aziende stanno adattando i loro prodotti per soddisfare le esigenze di un pubblico adulto, con giocattoli più complessi e dettagliati che rispondono a passioni specifiche come la nostalgia, il collezionismo e la cultura pop. In questo contesto, il termine “kidult” ha assunto una connotazione positiva, segnalando una riscoperta del piacere del gioco anche in età adulta, senza pregiudizi.

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