“Mi chiamo Lorenza, e sono una giovane ragazza di 24 anni cresciuta dall’amore di due genitori adottivi. Non rimpiango nulla della mia vita, e sono grata ai miei genitori per avermi cresciuta con tanto amore, facendo sentire figlia. Però ora è arrivato il momento di scoprire da dove vengo, chi sono i miei genitori biologici e perché hanno deciso di abbandonarmi a soli due anni. Non voglio invadere la vita di nessuno, ma credo di avere il diritto di sapere. Così mi sono lanciata, e dopo diverse ricerche ho trovato il numero di quella che dovrebbe essere la mia mamma naturale. Com’è andata? Beh vi lascio la chat per scoprirlo voi stessi. Spero che la mia storia fatta di determinazione, speranza e tanto amore, possa incoraggiare i figli adottati a scoprire di più sul loro passato, senza mai perdere di vista la famiglia che li ha cresciuti. Vi mando un forte abbraccio virtuale!”
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Lorenza, una giovane donna di 24 anni, racconta la sua storia di figlia adottiva che ha deciso di intraprendere il viaggio alla scoperta delle sue origini biologiche. Cresciuta con amore da due genitori adottivi, Lorenza afferma di non avere rimpianti sulla sua vita e di essere grata ai suoi genitori per averla cresciuta come loro figlia. Tuttavia, ha sentito il bisogno di conoscere la sua storia biologica, inclusa l’identità dei suoi genitori naturali e le ragioni della sua adozione all’età di due anni.
Con determinazione, Lorenza ha intrapreso ricerche che l’hanno portata a trovare il numero di quella che crede essere sua madre naturale. La conversazione che ha avuto con lei, e che decide di condividere, è parte della sua esperienza in questa ricerca personale.
Lorenza spera che la sua storia di determinazione, speranza e amore possa ispirare altri figli adottivi a esplorare le loro origini, pur mantenendo un forte legame con la famiglia che li ha cresciuti. Concludendo il suo messaggio, invia un abbraccio virtuale, simbolo del suo affetto e della sua vicinanza a chi si trova in una situazione simile alla sua. La sua storia rappresenta un esempio di come la ricerca delle proprie radici possa coesistere con l’apprezzamento e il rispetto per la famiglia adottiva.
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