“Ciao, sono Tiziana e da voi chiedo se devo davvero perdonare il mio futuro marito o se devo praticamente mandare a monte tutto ciò che è stato organizzato fino a ora. Ma fatemi partire dal principio. Io ho 32 anni, sono più grande di lui e anche se è vero che gli uomini maturano più lentamente rispetto a noi donne, lui si è sempre comportato bene in ogni aspetto. Con me è sempre stato gentile, premuroso, sensibile e pacato e questi sono alcuni dei motivi per cui ho deciso di sposarlo e di passare il resto della vita con lui. Purtroppo c’è un grosso problema che si frappone tra noi, ovvero la sua estrazione sociale e la sua mentalità. Lui si chiama Dario, ha 29 anni ed è nato e cresciuto in una zona della mia città che è rinomata per essere un po’ malfamata e. diciamo, non dabbene. Le sue amicizie vengono da lì e infatti ho fatto di tutto per allontanarli e vederli il meno possibile perché sono spesso dei gran cafoni e tirandolo con loro e facendolo diventare un’altra persona. Parla in modo diverso, si comporta in modo diverso e ragiona in modo diverso. Lo avevo convinto a non invitarli al matrimonio, ma sembra che a una settimana dalle nozze loro abbiano trovato il modo di rovinarcele.”
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