Addio ai codici a barre sui prodotti commerciali. Dopo 50 anni di utilizzo nel mercato mondiale, i codici lineari entro il 2027 saranno sostituiti dai codici 2D per offrire ai consumatori una serie aggiuntive di informazioni sugli articoli in commercio.
L’idea dei codici a barre fu sviluppata negli Stati Uniti negli anni ’40 da Norman Joseph Woodland e Bernard Silver, all’epoca studenti di ingegneria all’Università di Drextel. L’idea nacque dopo aver ascoltato le esigenze di automatizzare le operazioni di cassa da parte del presidente di un’azienda del settore alimentare.
I due ingegneri fecero numerosi tentativi che, seppure infruttuosi, contribuirono allo sviluppo del sistema di codici a barre per l’identificazione dei prodotti commerciali. Silver morì nel 1963 prima di vedere le numerose applicazioni pratiche del suo brevetto.
Il 26 giugno 1974 presso un supermercato a Troy, nell’Ohio, veniva venduto il primo prodotto, un pacchetto di gomme americane, utilizzando un lettore di codici a barre. Nello stesso anno si pensò ad introdurre lo stesso sistema anche in Europa e nel 1977 venne fondata a Bruxelles dai 12 rappresentanti europei, tra cui l’Italia, la European Article Numbering Association, poi diventata a livello internazionale GS1.
Il codice a barre è costituito da una serie di barre nere e spazi bianchi e una serie univoca di cifre. Rappresenta la carta di identità di un prodotto o un articolo e contiene le informazioni che ne garantiscono l’identificazione e la tracciabilità. La sostituzione del codice a bare in favore del codice 2D consentirà di avere un numero maggiore di informazioni, come la data di scadenza, il numero di lotto o di serie, ma anche fornirà link a pagine web con indicazioni su ingredienti e allergeni, foto e video, recensioni, ecc.
I consumatori, con i loro smartphone, potranno accedere alle informazioni prima dell’acquisto o successivamente sfruttando il codice sulla confezione. GS1 ha fissato per il 2027 l’installazione di Pos nei negozi che siano in grado di leggere ed elaborare sia i vecchi codici sia i nuovi a barre bidimensionali.
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La lettura del QR code attualmente è possibile e alcuni prodotti e fornisce informazioni generiche, mentre con il GS1 Digital Link si avranno informazioni relative a quello specifico articolo e non ad altri, che indicheranno la tracciabilità, le operazioni di stoccaggio e magazzino, le indicazioni per la manipolazione sicura, il trasporto e lo smaltimento, informazioni per i prodotti farmaceutici, manuali di istruzioni in tutte le lingue, otre a coupon e promozioni. Il consumatore, grazie alla connessione web, potrà conoscere il prodotto in maniera più ampia e dettagliata rispetto a quanto accada con gli attuali codici a barre.
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