Viene raccolta e conservata in serbatoi per sei mesi
- A Châtillon un gruppo di cittadini volontari raccoglie la propria urina per trasformarla in fertilizzante organico, contribuendo a un esperimento ecologico innovativo
- Il progetto è coordinato dall’Associazione per il Mantenimento dell’Agricoltura Contadina des Radis actifs e si propone come risposta ai problemi ecologici legati all’agricoltura e al trattamento delle acque reflue
- L’urina, ricca di nutrienti essenziali, viene raccolta e conservata in serbatoi per sei mesi prima di essere utilizzata sui campi di tre aziende agricole locali.
- Il progetto riduce l’inquinamento delle acque reflue e risparmia circa 38.000 litri di acqua, migliorando la sostenibilità agricola
- Nonostante le difficoltà normative, l’iniziativa sta suscitando interesse e potrebbe essere replicata in altre città, contribuendo a un sistema agricolo più sostenibile
A Châtillon, una piccola città francese, un’iniziativa innovativa sta prendendo piede. Un gruppo di cittadini volontari ha deciso di raccogliere la propria urina per trasformarla in un fertilizzante organico, contribuendo a un progetto che punta a rivoluzionare il riciclo delle risorse naturali. Questa pratica, che potrebbe sembrare insolita, è gestita dall’Amap (Associazione per il Mantenimento dell’Agricoltura Contadina) des Radis actifs, e ha lo scopo di rispondere a problemi ecologici legati all’agricoltura e al trattamento delle acque reflue.
Ogni settimana, circa venti partecipanti portano il contenuto di appositi contenitori di urina raccolta a casa. Questo “rifiuto” umano, ricco di azoto, fosforo e potassio, nutrienti vitali per le piante, viene utilizzato come fertilizzante per nutrire la terra. Il processo è semplice ma efficace: l’urina viene raccolta e conservata in serbatoi dove riposa per un periodo di sei mesi, durante il quale subisce una sanificazione naturale prima di essere applicata sui campi di tre aziende agricole locali.
Châtillon ha risparmiato circa 38.000 litri di acqua
La grande innovazione del progetto sta nel fatto che trasforma un rifiuto naturale in una risorsa utile per l’ambiente. Invece di finire nelle acque reflue, dove potrebbe contribuire all’inquinamento dei fiumi e dei laghi, l’urina diventa un fertilizzante ecologico che riduce l’impatto ambientale e migliora la sostenibilità agricola. Inoltre, grazie a questa pratica, Châtillon ha risparmiato circa 38.000 litri di acqua, un importante contributo in un’epoca in cui la gestione delle risorse naturali è essenziale.
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Nonostante alcune difficoltà legate alla regolamentazione, in quanto l’urina non è ancora ufficialmente riconosciuta come fertilizzante biologico, il progetto sta guadagnando attenzione e interesse. Se questa iniziativa dovesse espandersi, potrebbe diventare un modello replicabile in altre città, trasformando una pratica quotidiana in un’azione concreta per la creazione di un sistema agricolo più circolare e sostenibile.

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- https://actu.fr/ile-de-france/chatillon_92020/a-chatillon-ils-collectent-leur-urine-pour-le-transformer-en-engrais-une-filiere-operationnelle-citoyenne_61625791.html
- https://reporterre.net/Dans-cette-Amap-on-troque-des-bidons-d-urine-contre-des-paniers-de-legumes
- https://actu.fr/ile-de-france/chatillon_92020/a-chatillon-ils-collectent-leur-urine-pour-le-transformer-en-engrais-une-filiere-operationnelle-citoyenne_61625791.html