Abbuffarsi di cibi grassi non calma l’ansia, ma la peggiora: lo studio

Altera la diversità del microbiota intestinale

 

Uno studio recente ha dimostrato che abbuffarsi di cibi grassi per cercare di calmare l’ansia non solo è inefficace, ma può addirittura peggiorarla. Secondo un team internazionale di ricercatori, questo comportamento potrebbe avere ripercussioni negative sia sul corpo che sulla mente. Il motivo principale è legato all’impatto di una dieta ricca di grassi sul microbiota intestinale, l’insieme di batteri che vivono nel nostro intestino, strettamente collegato al benessere psicologico.

I ricercatori hanno condotto esperimenti su modelli murini (ratti), suddividendoli in due gruppi. Il primo è stato alimentato con una dieta equilibrata, mentre il secondo ha ricevuto una dieta ricca di grassi. Come previsto, i topi che seguivano la dieta più grassa hanno mostrato un aumento significativo di peso. Tuttavia l’aspetto più sorprendente è stato il cambiamento nel loro microbiota intestinale, con una riduzione della diversità batterica e un aumento di alcuni generi specifici di batteri, noti per essere legati a diete poco salutari e all’obesità.

Gli effetti di una dieta sbilanciata coinvolgono anche il benessere mentale

Questi cambiamenti nel microbiota hanno portato a effetti notevoli anche sul sistema nervoso centrale. I ricercatori hanno rilevato un’alterazione nell’espressione di alcuni geni legati alla serotonina, un neurotrasmettitore importante per la regolazione dell’umore. In particolare i topi che seguivano la dieta ricca di grassi avevano un’aumentata espressione di geni nel tronco encefalico che, invece di migliorare l’umore, potevano stimolare risposte di ansia. La connessione tra il microbiota intestinale e il cervello è ormai ben documentata. Quando il microbiota viene alterato, può danneggiare la barriera intestinale, permettendo ai batteri di entrare nel flusso sanguigno e influenzare il cervello attraverso il nervo vago.

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Questo fenomeno può causare reazioni di ansia nei soggetti, come è stato osservato nei ratti sottoposti alla dieta grassa. Il professor Christopher A. Lowry, uno degli autori dello studio, ha sottolineato quanto sia sorprendente che una semplice dieta possa alterare l’espressione di geni associati all’ansia nel cervello. Questo dimostra che gli effetti di una dieta sbilanciata vanno ben oltre i rischi fisici, coinvolgendo anche il benessere mentale. Lo studio ha quindi evidenziato l’importanza di una dieta equilibrata non solo per mantenere una buona salute fisica, ma anche per prevenire disturbi legati all’ansia e migliorare il benessere psicologico.

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