Con un angolo giusto e due modelli dal nome da fantascienza, gli ingegneri mettono fine all’incubo della pipì che rimbalza (sui pantaloni)
- L’angolo magico è 30 gradi: sotto questa soglia, la pipì smette di vendicarsi
- Due modelli rivoluzionari: Cornucopia e Nautilus, eleganti e scientifici
- Test rigorosi: simulazioni realistiche dimostrano fino al 95% di riduzione degli schizzi
- Più accessibilità per tutti: finalmente un design pensato anche per i più bassi o con mobilità ridotta
- Un mare di risparmi: meno pulizie, meno acqua sprecata, meno odori molesti
Ammettiamolo: nessuno ne parla, ma tutti lo sanno. Andare in un bagno pubblico, avvicinarsi con fiducia a un orinatoio e uscire con l’umido sospetto di aver appena perso un duello. Contro chi? Contro la pipì stessa. Una sfida impari, combattuta da decenni con scarsi risultati. Ma adesso – tenetevi forte – la fisica è scesa in campo. E non con gadget da film di spionaggio, ma con un’idea talmente semplice da far arrossire chi ha passato vent’anni a progettare orinatoi inutilmente profondi.
Un team di ricercatori delle università di Waterloo (Canada) e Weber State (Utah) ha deciso di affrontare uno dei problemi più trascurati e, allo stesso tempo, più fastidiosi dell’umanità: gli schizzi d’urina. E lo ha fatto con un approccio rigoroso, scientifico, e vagamente poetico: trovando l’angolo perfetto per non bagnarsi i piedi.
Dall’arte dadaista al bagno del futuro: così nasce l’orinatoio che non spruzza più
Tutto è partito da una domanda semplice: perché gli orinatoi schizzano? La risposta? Perché l’urina li colpisce in pieno, come un meteorite senza freni. Il colpo avviene quasi sempre con un angolo troppo vicino ai 90 gradi, e questo – guarda un po’ – genera una marea di minuscole goccioline pronte a dichiarare guerra a pavimenti, scarpe e dignità maschile.
E così il dott. Zhao Pan e il suo team si sono messi a fare ciò che ogni uomo avrebbe voluto fare almeno una volta nella vita: calcolare l’angolo ideale per evitare gli schizzi. La risposta? Circa 30 gradi. Sotto questa soglia, il rischio di rimbalzo si abbatte del 95%. Non male, vero?
Ma i nostri eroi della pipì non si sono fermati qui. Hanno messo mano al design, creando due nuovi modelli di orinatoio: il Cornucopia (che sembra un vaso da frutta, ma è molto più utile) e il Nautilus (nome degno di una missione spaziale, ma pensato per i bagni della stazione di servizio). Entrambi sono progettati per forzare il getto a colpire sempre sotto l’angolo critico. E lo fanno con uno stile che persino Duchamp, autore del celebre orinatoio “La Fontaine”, avrebbe approvato… magari mentre rideva.
Test scientifici, schizzi misurati e orinatoi messi a confronto: il risultato è chiaro (e asciutto)
Per dimostrare che non stavano scherzando, gli ingegneri hanno costruito un simulatore di pipì umana (sì, davvero) e hanno confrontato i nuovi modelli con due classici del genere: l’orinatoio storico di Duchamp e un modello commerciale moderno. Il verdetto? Il vecchio stile produce schizzi fino a un metro di distanza. I nuovi? Praticamente nulla.
Il Nautilus, in particolare, riduce gli schizzi dell’85-95%. Ma non è solo una questione di pantaloni puliti: il suo design basso lo rende finalmente accessibile anche a bambini e persone in sedia a rotelle. Un dettaglio che dovrebbe essere ovvio, ma che finora sembrava sfuggire ai progettisti di sanitari pubblici.
E vogliamo parlare del risparmio? Negli Stati Uniti, si stima che ogni giorno finiscono sui pavimenti dei bagni pubblici circa 350.000 litri di urina. Non stiamo esagerando. Con il nuovo design, potremmo evitare che un milione di litri al giorno si trasformi in un’infernale pozza maleodorante. E se consideriamo che per pulire tutto ciò si usano almeno dieci volte tanto in acqua e detergenti, il potenziale beneficio ambientale è da standing ovation. In bagno, certo, ma comunque applausi meritati.
Madre Natura lo sapeva già: i cani fanno pipì meglio degli uomini
In un curioso colpo di scena, i ricercatori hanno notato che i cani, quando marcano il territorio su superfici verticali, creano naturalmente un angolo d’impatto inferiore ai 30 gradi. Il motivo? Evitare schizzi sul proprio pelo. Madre Natura 1, architetti dei bagni pubblici 0. Ma ora, grazie alla scienza, possiamo finalmente pareggiare i conti.
Il bello è che tutto questo è stato ottenuto senza usare materiali futuristici, sensori o dispositivi elettronici. Solo geometria, buon senso e una voglia invidiabile di risolvere problemi quotidiani. Il nuovo orinatoio può essere realizzato in classica ceramica e installato senza sconvolgere l’intero impianto idraulico. Insomma, è pronto per entrare in scena nei nostri autogrill, cinema, stadi e… ovunque ci sia bisogno di una pipì in santa pace.

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- https://academic.oup.com/pnasnexus/article/4/4/pgaf087/8098745
- https://www.dailymail.co.uk/sciencetech/article-14586899/Scientists-develop-anti-splash-URINAL-toilet.html
- https://freerepublic.com/focus/f-chat/4309673/posts?page=90