Gli ingredienti per una scuola ideale
- Il primo osservatorio permanente sulla Gen Z ha coinvolto 38.000 studenti in un’interessante ricerca
- Agli alunni di scuole elementari, medie e superiori è stato chiesto come dovrebbe essere la propria scuola ideale
- I risultati hanno permesso di stilare il report “La scuola che vorrei“
- I desideri degli studenti appaiono ben lontani dall’attuale realtà dei fatti
- Ecco come dovrebbe essere improntata l’istruzione per dirsi davvero vicina alle esigenze dei giovani di oggi
Webboh Lab, il primo osservatorio permanente sulla Gen Z, ha condotto un’interessante ricerca per scoprire come dovrebbe essere la scuola ideale secondo gli alunni delle nuove generazioni. A 38.000 studenti di scuole elementari, medie e superiori, è stato chiesto di rispondere a un questionario per descrivere esperienze, bisogni e aspettative sul loro percorso scolastico. I risultati hanno permesso di stilare un report, dal titolo La scuola che vorrei.
L’obiettivo della ricerca è quello di rendere la scuola più inclusiva e utile per affrontare le sfide della vita di tutti i giorni. Gli alunni, in particolare, hanno sottolineato la volontà di vivere in un ambiente in cui tutti hanno la possibilità di imparare, che disponga di spazi accoglienti e funzionali ad aiutare chi ha difficoltà di apprendimento. Inoltre, la scuola dovrebbe essere più vicina alla vita e ai bisogni quotidiani, anche mediante l’uso di nuove tecnologie, che rendano le lezioni più coinvolgenti e interattive. Infine, gli studenti vorrebbero avere la possibilità di esprimere le proprie opinioni e svolgere attività creative e accoglienti.
I risultati sono a dir poco preoccupanti
Il report ha messo in luce una situazione preoccupante: l’80% pensa che la scuola non insegni argomenti utili alla vita. Il 67% avverte ansia e altri problemi di salute mentale legati alla frequenza scolastica. Per la metà degli studenti, gli insegnanti non sono abbastanza comprensivi e hanno una scarsa capacità di insegnamento della propria materia. Infine, il 51% degli alunni non si sente al sicuro all’interno degli edifici scolastici, ritenendo precaria la solidità delle strutture.
Tirando le somme, gli studenti non si sentono apprezzati, accolti e supportati. La loro motivazione nello studio è scarsa, hanno poca ambizione e non considerano efficaci i metodi di insegnamento tradizionale.
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Va da sé, dunque, la necessità di ripensare il sistema scolastico dalle fondamenta, per avvicinare l’istituzione a coloro che tutti i giorni vivono gran parte della loro vita tra i banchi di scuola.