I ricercatori hanno testato 540 partecipanti
- Uno studio dell’Università di Nottingham ha rilevato che chi dorme poco e male è più incline a credere alle teorie del complotto
- I ricercatori hanno testato 540 partecipanti, mostrando loro due versioni della storia sull’incendio di Notre-Dame, una basata su fatti reali e l’altra su teorie cospirative
- Chi dormiva male tendeva a credere alla versione falsa
- 575 persone sono state analizzate per capire i meccanismi psicologici che legano cattivo sonno e credenze complottiste, trovando una connessione con depressione, rabbia e paranoia
- Il poco riposo altera la funzione cognitiva, può accelerare l’invecchiamento cerebrale e aumentare il rischio di Alzheimer
- Migliorare la qualità del sonno potrebbe ridurre la predisposizione a credere in teorie cospirative, favorendo un pensiero più razionale e critico
Uno studio condotto dall’Università di Nottingham ha evidenziato una connessione tra la qualità del sonno e la credenza nelle teorie del complotto. Chi dorme poco e male risulta più incline a credere in narrazioni cospirative, come quelle che negano il cambiamento climatico o lo sbarco sulla Luna. Gli studiosi, guidati dallo psicologo Daniel Jolley, hanno condotto un esperimento su 540 persone, analizzando la loro qualità del sonno tramite test standardizzati.
I partecipanti sono stati divisi in due gruppi e hanno letto due versioni differenti della storia dell’incendio di Notre-Dame. Una versione riportava i fatti reali, spiegando che il rogo è stato causato da un incidente; l’altra insinuava un’origine cospirativa dell’evento. Dopo aver analizzato le risposte, è emerso che coloro che avevano dormito male nel mese precedente erano più inclini a credere alla versione complottista.
La depressione e l’insonnia sono strettamente legate alla credenza nei complotti
Nella seconda fase dello studio, condotta su 575 persone, i ricercatori hanno esaminato i meccanismi psicologici alla base di questa relazione. È stato scoperto che la depressione e l’insonnia sono strettamente legate alla credenza nei complotti, mentre emozioni come rabbia e paranoia giocano un ruolo più variabile. Questo suggerisce che la mancanza di sonno non solo riduce la lucidità mentale, ma potrebbe anche aumentare la vulnerabilità a narrazioni distorte.
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Gli effetti della privazione del sonno sulla mente sono già stati documentati da altre ricerche. Studi precedenti hanno dimostrato che la carenza cronica di riposo rende iperattivi gli astrociti, cellule cerebrali responsabili della “pulizia” del cervello, causando un’autodistruzione delle cellule sane. Inoltre, dormire poco accelera l’invecchiamento cerebrale e aumenta il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Questa nuova ricerca evidenzia l’importanza di dormire almeno 7-9 ore a notte, come raccomandato dall’OMS. Oltre ai benefici per la salute, un sonno di qualità potrebbe ridurre la propensione alle teorie del complotto, migliorando la capacità di pensiero critico e analisi razionale.

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- https://www.focus.it/scienza/salute/una-cattiva-qualita-del-sonno-rende-piu-inclini-a-credere-ai-complotti
- https://batsera.it/2025/03/25/dormi-poco-sei-complottista/