Negging: la manipolazione emotiva attraverso finti complimenti (che però sono insulti)

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Negging: la manipolazione emotiva attraverso finti complimenti (che però sono insulti)

| 27/03/2025
Fonte: Pexels

L’obiettivo è creare insicurezze

  • Il negging è una forma di manipolazione emotiva in cui un insulto viene mascherato da complimento per minare l’autostima della vittima
  • L’obiettivo del manipolatore è creare insicurezza nella persona, rendendola dipendente dalla sua approvazione
  • Esempi comuni includono frasi apparentemente lusinghiere ma in realtà denigratorie, come “Sei intelligente per essere una ragazza” o “Stai bene per la tua età”
  • Le conseguenze possono essere gravi: abbassamento dell’autostima, ansia, depressione e isolamento sociale
  • Bisogna mantenere la calma, porre confini chiari, rispondere con domande dirette e, se necessario, allontanarsi o cercare supporto professionale

 

Il negging è una tattica manipolativa utilizzata per abbassare l’autostima di una persona attraverso commenti apparentemente innocui, ma in realtà svalutanti. Questo comportamento, spesso usato in ambito relazionale o sociale, mira a creare insicurezza nella vittima, spingendola a cercare l’approvazione del manipolatore. L’obiettivo finale è ottenere un maggiore controllo sulla relazione, facendo leva sul bisogno di accettazione dell’altro.

Riconoscere il negging non è sempre facile, perché i commenti possono sembrare complimenti velati. Frasi come “Sei più intelligente di quanto pensassi” o “Non immaginavo che tu potessi capire un concetto così complesso” nascondono un intento svalutante. Queste osservazioni generano confusione nella vittima, che potrebbe iniziare a dubitare di sé stessa e delle proprie capacità.

Quali sono le conseguenze

A lungo andare il negging può avere effetti psicologici negativi. Chi ne è vittima può sperimentare un calo dell’autostima, ansia, stress e, nei casi più gravi, sviluppare sintomi di depressione. L’isolamento sociale è un’altra possibile conseguenza, perché la persona manipolata può iniziare a sentirsi inadeguata e meno propensa a relazionarsi con gli altri. Per capire se si è vittima di negging è utile riflettere su alcune domande: certi commenti ti fanno sentire a disagio o insicuro? Ti capita di dubitare del tuo valore a causa di ciò che ti viene detto? Se la risposta è sì, potresti trovarti di fronte a una dinamica manipolativa.

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Rispondere al negging richiede assertività. Il primo passo è mantenere la calma e non reagire impulsivamente, evitando di dare al manipolatore la soddisfazione di una reazione emotiva. Si può rispondere con una domanda diretta, come: “Perché fai commenti del genere?”. Se il comportamento persiste, è importante porre dei confini chiari: “Non accetto osservazioni di questo tipo, ti chiedo di smettere”. Se possibile, prendere le distanze da chi utilizza questa tattica è la soluzione migliore. Nei casi in cui il distacco non sia semplice, come con colleghi o familiari, rivolgersi a un professionista può aiutare a gestire la situazione in modo più efficace.

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