La Transnistria, l’unico stato al mondo che non esiste sulle mappe

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La Transnistria, l’unico stato al mondo che non esiste sulle mappe

| 06/03/2025
Fonte: Pexels

Il paese ha un suo governo, una sua moneta e forze armate, ma non è riconosciuto a livello internazionale

  • La Transnistria è una regione autoproclamatasi indipendente dalla Moldavia nel 1990, ma non è riconosciuta dalla comunità internazionale
  • Nel 1992, un conflitto armato tra forze moldave e transnistriane, supportate dalla Russia, ha portato a un cessate il fuoco, lasciando la regione in un limbo politico
  • La capitale, Tiraspol, conserva simboli sovietici, riflettendo l’influenza russa e l’identità filo-sovietica della Transnistria
  • Nel marzo 2022 il Consiglio d’Europa ha dichiarato la Transnistria territorio moldavo occupato dalla Russia
  • Nonostante funzioni come uno stato indipendente, la Transnistria affronta isolamento internazionale e dipende economicamente dalla Russia

 

Nel mondo c’è una nazione che ha un suo governo, una sua moneta e forze armate ma non compare sulle mappe geografiche e non è riconosciuta a livello internazionale.

L’indipendenza dalla Moldavia

La Transnistria, una stretta striscia di terra situata tra il fiume Dnestr e il confine ucraino, si è autoproclamata indipendente dalla Moldavia nel 1990 e la sua popolazione è composta principalmente da russi, ucraini e moldavi.

La storia della Transnistria è strettamente legata alla dissoluzione dell’Unione Sovietica. Nel 1990, in risposta ai movimenti nazionalisti moldavi, la regione dichiarò la propria indipendenza, temendo una possibile unificazione della Moldavia con la Romania. Questo portò a un conflitto armato nel 1992 tra le forze moldave e le milizie transnistriane, supportate da elementi dell’esercito russo. Il conflitto si concluse con un cessate il fuoco, lasciando la Transnistria in una situazione di limbo politico che persiste tuttora.

Un territorio strategico per la Russia

La presenza russa in Transnistria è evidente non solo attraverso il supporto militare, ma anche simbolicamente. La capitale, Tiraspol, conserva monumenti dell’era sovietica, come statue di Lenin, e la bandiera locale include ancora la falce e martello. Questi elementi riflettono l’influenza russa e l’identità filo-sovietica della regione.

La comunità internazionale considera la Transnistria parte integrante della Moldavia. Nel marzo 2022, il Consiglio d’Europa ha dichiarato la regione come territorio moldavo occupato dalla Russia. Nonostante ciò, la Transnistria mantiene relazioni strette con Mosca, che la utilizza come leva geopolitica nella regione. La posizione strategica della Transnistria, al confine tra l’Europa orientale e occidentale, la rende un punto focale nelle dinamiche di potere tra Russia e Occidente.

La situazione attuale della regione è complessa. Da un lato, funziona come uno stato indipendente, con proprie istituzioni e infrastrutture. Dall’altro, la mancanza di riconoscimento internazionale limita le sue opportunità economiche e diplomatiche.

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La popolazione vive in una sorta di isolamento, con un’economia sostenuta in gran parte da aiuti russi e attività economiche informali. Il futuro della Transnistria rimane incerto, influenzato dalle tensioni geopolitiche tra Russia e Occidente e dalle dinamiche interne della Moldavia.

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