Non va meglio nemmeno per i figli unici
- Uno studio di Epic Research ha rilevato che i primogeniti e i figli unici hanno un rischio maggiore di sviluppare ansia e depressione rispetto ai fratelli minori
- I primogeniti con fratelli hanno il 48% di probabilità in più di soffrire di ansia e il 35% in più di depressione rispetto ai secondogeniti. I figli unici mostrano una predisposizione simile
- Gli studiosi ipotizzano che il peso delle aspettative genitoriali e un primo approccio meno esperto alla genitorialità possano contribuire a questa maggiore vulnerabilità
- I primogeniti spesso assumono ruoli di responsabilità maggiori all’interno della famiglia, il che potrebbe influenzare la loro salute mentale
- Per ridurre questi effetti, gli esperti consigliano ai genitori di evitare pressioni e confronti, favorendo un clima più rilassato e di supporto per tutti i figli
Essere il primo figlio potrebbe non essere sempre un vantaggio. Un recente studio condotto da Epic Research su oltre 180.000 cartelle mediche ha evidenziato che i primogeniti e i figli unici hanno una probabilità più alta di sviluppare ansia e depressione rispetto ai loro fratelli minori. I dati raccolti mostrano che i primogeniti con fratelli hanno un rischio maggiore del 48% di soffrire di ansia e del 35% di sviluppare depressione rispetto ai secondogeniti. Anche i figli unici risultano più vulnerabili: il loro rischio di ansia è superiore del 42% e quello di depressione del 38% rispetto a chi ha fratelli maggiori. Sebbene lo studio non abbia approfondito le cause di questa correlazione, gli esperti hanno avanzato alcune ipotesi.
Uno dei fattori possibili è legato alle aspettative e alle pressioni che spesso gravano sui primogeniti. Essendo il primo figlio, possono ricevere un’attenzione più intensa dai genitori, che ancora inesperti, tendono a riversare su di loro ansie e insicurezze. Inoltre, con l’arrivo di fratelli minori, il primogenito potrebbe essere investito di un ruolo di guida e modello da seguire, aumentando il carico di responsabilità. Questa dinamica è ancora più evidente nelle famiglie in cui ai figli maggiori viene richiesto di aiutare con la cura dei fratelli più piccoli o con le faccende domestiche, un fenomeno particolarmente sentito tra le figlie femmine.
Con i figli successivi, lo stile genitoriale cambia
Un altro elemento da considerare è il cambiamento nello stile genitoriale. Spesso i genitori, dopo l’esperienza con il primo figlio, affinano il loro approccio educativo, diventando più rilassati e sicuri con i figli successivi. Questo potrebbe portare a una crescita più serena per i secondogeniti, mentre il primogenito ha dovuto affrontare un ambiente familiare più carico di aspettative e timori.
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Per quanto riguarda i figli unici, la sfida principale potrebbe emergere più avanti nella vita, quando si trovano ad affrontare la responsabilità di prendersi cura da soli dei genitori anziani, senza poter contare su fratelli o sorelle. Gli esperti suggeriscono ai genitori di evitare di esercitare pressioni eccessive sui primogeniti e di promuovere un clima familiare più equilibrato, dove tutti i figli possano sentirsi supportati senza confronti o aspettative troppo rigide.
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- https://www.fanpage.it/wamily/lo-svantaggio-dei-figli-maggiori-uno-studio-perche-nascere-per-primi-non-sempre-sia-un-bene/
- https://www.epicresearch.org/articles/firstborn-children-and-only-children-more-likely-to-have-anxiety-and-depression-than-later-born-children
- https://lavocedinewyork.com/news/2024/10/17/primogeniti-e-figli-unici-una-connessione-con-ansia-e-depressione-nei-bambini-di-8-anni/