Lo fa per combattere lo spreco alimentare
- Sofie Juel Andersen pratica il “dumpster diving”, ovvero rovistare nei cassonetti per recuperare cibo scartato ma ancora buono, senza entrare nei supermercati da quattro anni
- Sofie ha scelto questa pratica per combattere lo spreco alimentare, non per necessità economiche
- La sua consapevolezza ambientale è alla base della decisione
- Nel 2024, Sofie ha speso solo 99 dollari per acquisti di prodotti non alimentari e ha risparmiato abbastanza da viaggiare in diversi Paesi, come Kenya, Italia e Spagna
- Sofie condivide la sua esperienza sui social per sensibilizzare sul fatto che molti alimenti, anche se prossimi alla scadenza o imperfetti, sono ancora perfettamente consumabili
Sofie Juel Andersen, una giovane danese di 30 anni, ha scelto un modo di vivere che la rende ormai un’outsider rispetto alla consueta abitudine di fare la spesa nei supermercati. Da quattro anni, infatti, Sofie non entra in nessun negozio alimentare, e non perché abbia difficoltà economiche, ma per una decisione che nasce da un forte impegno verso la sostenibilità e contro lo spreco alimentare. La sua pratica, conosciuta come “dumpster diving”, consiste nel recuperare il cibo scartato dai supermercati, ma che, ancora perfettamente consumabile, finirebbe altrimenti nei cassonetti.
La sua avventura nel mondo del “dumpster diving” è iniziata nel 2020 mentre viveva a Sydney, in Australia. Quello che ha trovato è stato sorprendente: cassonetti pieni di frutta fresca, pane, verdura e altri alimenti perfettamente adatti al consumo, ma scartati semplicemente per questioni estetiche o perché prossimi alla scadenza. Questo incontro con il cibo ancora buono l’ha convinta a proseguire e perfezionare la sua tecnica, che oggi è una parte fondamentale della sua vita.
Ha speso solo 99 dollari per l’acquisto di prodotti non alimentari
Grazie a questo stile di vita alternativo, Sofie ha ottenuto un grande risparmio economico. Nel 2024, ha speso solo 99 dollari per l’acquisto di prodotti non alimentari, come carta igienica e detersivi. Questo le ha permesso di viaggiare e visitare Paesi come Kenya, Italia e Spagna, rendendo il risparmio una risorsa per vivere esperienze che altrimenti non avrebbe potuto permettersi.
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Ma il “dumpster diving” di Sofie non è solo una pratica di risparmio. Condividendo la sua esperienza sui social media, Sofie vuole sensibilizzare il pubblico sull’importanza di ridurre lo spreco alimentare e di cambiare la nostra visione del cibo. Ha infatti sostenuto: “Molti alimenti vengono scartati per motivi banali, ma possono essere perfettamente consumabili”. Così, attraverso il suo esempio, Sofie lancia un messaggio forte: il cibo non deve essere considerato rifiuto, ma una risorsa che può essere riutilizzata e apprezzata in modi più consapevoli e sostenibili.

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- https://www.open.online/2025/01/21/dumpster-diving-spesa-cassonetti-immondizia/
- https://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/41457755/ultima-ecofollia-fare-spesa-rifiuti-supermercato.html
- https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/01/22/non-faccio-la-spesa-da-anni-rovisto-nei-cassonetti-e-con-quel-che-risparmio-lavoro-di-meno-e-viaggio-di-piu-il-racconto-della-manager-che-pratica-il-dumpster-diving/7846780/