PRIMA PARTE QUI
SECONDA PARTE QUI
“Ho aspettato a mandare la chat perché non ero sicura di volerlo fare. Sono sempre io, Carlotta, quella un po’ svitata che aveva incontrato un ragazzo bellissimo e credeva fosse caduto a lui un biglietto da visita. Così decisi di contattarlo al numero riportato su quel biglietto. Ma quel biglietto da visita in realtà apparteneva ad un prete che l’aveva smarrito ore prima. Ah, a proposito, il prete ha recuperato il suo celebret e per ringraziarmi mi ha inviato un rosario. Rosario che sgranerò ogni sera, perché è quello che mi resta da fare, mi sa… Già, perché noi ci eravamo lasciati con la comparsa improvvisa del mio bello sconosciuto del treno e posso anticiparvi che nel frattempo ci siamo sentiti qualche volta tramite messaggio, dopo la chat che vi ho inviato la volta scorsa, fino a quando lui non mi ha chiesto di vederci di persona. Naturalmente ero entusiasta, non potevo credere che stesse succedendo davvero a me. E quindi quello che vi mando è ciò che è realmente successo…ci ho pensato un po’ su prima di mandarvela, ma credo sia giusto che sappiate come è andata a finire. Io sono una giocherellona come avrete ormai capito, pure un po’ pazza e sicuramente logorroica, ma credo che alcune cose non se le meriti nessuno… Passo e chiudo. Ringrazio tutti quelli che mi hanno dedicato delle belle parole, che hanno apprezzato la mia simpatia e che hanno sperato insieme a me in un lieto fine.”
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