Veneto: la slitta di Babbo Natale bloccata dai carabinieri
- A Montegrotto Terme, la slitta di Babbo Natale è stata fermata per irregolarità tecniche.
- Il furgoncino, decorato per l’evento, mancava di targa e aveva luci non a norma.
- Nonostante il via libera del Comune, i carabinieri hanno bloccato il mezzo per motivi di sicurezza.
- L’episodio ha deluso i bambini e acceso un dibattito sull’equilibrio tra regole e tradizioni.
- Nonostante l’imprevisto, i piccoli partecipanti hanno proseguito la festa a piedi, dimostrando che lo spirito del Natale è più forte di qualsiasi regolamento.
Montegrotto Terme, provincia di Padova. È il 15 dicembre e l’aria è satura di lucine, abeti decorati e l’odore inconfondibile di vin brulé. Ma tra una tombolata e un brindisi, ecco che il Natale si inceppa. Protagonista dell’intoppo? La slitta di Babbo Natale. O meglio, un furgoncino trasformato con amore in una “slitta a motore” per portare allegria ai bambini dell’asilo locale. Peccato che il nuovo Codice della Strada, fresco fresco di aggiornamento, abbia deciso che anche Babbo Natale deve mettersi in regola.
Codice della Strada contro spirito natalizio: chi vince?
I carabinieri, ligi al dovere e (forse) con un pizzico di Grinch nel cuore, hanno fermato il veicolo durante il tragitto, trovando più irregolarità di quante se ne contino nei calzini spaiati di un adolescente. Niente targa, luci non a norma, probabilmente neanche l’ombra di un revisore tecnico con cappello rosso e barba bianca. Insomma, il furgoncino era un fuorilegge bello e buono.
“Ma come, proprio Babbo Natale?” avrà pensato qualche bambino, mentre il conducente tentava di spiegare che il veicolo serviva solo per portare un po’ di gioia e canti natalizi. Nulla da fare: le norme sono norme, anche se il passeggero indossa un vestito rosso e dice “ho-ho-ho”.
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Bambini delusi, ma la festa va avanti
La scena si è svolta davanti a genitori increduli e bambini che, probabilmente, si sono chiesti se il Grinch avesse cambiato carriera. Eppure, la festa è andata avanti. A piedi. Con Babbo Natale che, zaino in spalla e dignità intatta, ha continuato il giro tra le case del quartiere per regalare sorrisi e auguri.
Certo, lo spettacolo del furgoncino illuminato che attraversava le strade era un’altra cosa, ma lo spirito del Natale – a quanto pare – riesce a sopravvivere anche senza un motore diesel.
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Natale fermato, ma non spezzato
L’episodio ha lasciato un segno nella comunità e, ovviamente, nei social locali. Tra chi difende la scelta dei carabinieri (“La sicurezza prima di tutto!”) e chi invece si schiera dalla parte della tradizione (“Ma fatevela ‘na risata!”), il dibattito è acceso. E una domanda emerge con forza: le regole servono sempre, o a volte un po’ di flessibilità potrebbe essere la vera magia del Natale?
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