Una vita intera a cercare giustizia
- Nel 1992, Li Huanping, un bambino di 9 anni, fu rapito e ucciso come vendetta in una lite tra il padre e un altro uomo, Yi Mouqing
- Li Haiyu, sorella maggiore della vittima, ha dedicato 27 anni alla ricerca dell’assassino
- Nel 2014, il padre di Li Haiyu si tolse la vita lasciando una lettera che rivelava il destino del figlio e l’identità del colpevole
- Fingendosi amichevole, Li Haiyu chattò con l’assassino per tre anni, ottenendo la sua confessione implicita e contattando la polizia
- Yi Mouqing è stato arrestato nel 2020, ma solo nel 2023 è stato nuovamente portato in tribunale
La storia di Li Haiyu, una donna cinese di 47 anni, è quella di una sorella che ha dedicato gran parte della sua vita a cercare giustizia per il fratello minore, Li Huanping, brutalmente ucciso nel 1992. Il dramma ebbe inizio quando Yi Mouqing, un uomo coinvolto in una lite con il padre di Li Haiyu per questioni di salario, decise di vendicarsi rapendo il bambino di 9 anni mentre tornava da scuola. Dopo mesi di ricerca, il corpo del piccolo fu ritrovato in un campo di canna da zucchero, ma l’assassino era già scomparso. La verità fu tenuta nascosta dalla famiglia fino alla morte del padre nel 2014, che lasciò una lettera rivelando i dettagli del crimine.
Spinta dalla volontà di ottenere giustizia, Haiyu iniziò un percorso di ricerca lungo e difficile. Viaggiò in diverse province cinesi, affrontando truffe e pericoli, ma non smise mai di cercare il colpevole. Dopo la rivelazione del padre, che indicava il nome dell’assassino e alcuni dettagli sul suo aspetto, Haiyu si trasferì nella città di Ningbo, nello Zhejiang, per proseguire la sua indagine. Qui individuò un uomo che corrispondeva alla descrizione e iniziò a costruire una relazione con lui fingendosi interessata a un lavoro.
Inizialmente il tribunale dichiarò che non c’erano prove sufficienti per condannarlo
Per tre anni, Li Haiyu mantenne i contatti con Yi Mouqing, guadagnandosi la sua fiducia e conversando regolarmente. Durante queste interazioni, riuscì a ottenere una conferma implicita della sua identità: quando gli chiese del suo nome d’infanzia, l’uomo ammise di essere conosciuto sia come Yi Mouhua che come Yi Mouqing. Con questa prova, Haiyu contattò la polizia, che eseguì l’arresto nel 2020. Tuttavia, inizialmente, il tribunale dichiarò che non c’erano prove sufficienti per condannarlo.
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Nel 2022, la Procura riaprì il caso, portando Yi Mouqing nuovamente in tribunale nel 2023. L’uomo confessò di aver attirato Li Huanping con delle mele, ma mostrò un atteggiamento arrogante durante il processo. Li Haiyu, pur soddisfatta dell’arresto, desidera che l’assassino riceva una pena esemplare per il suo crimine. Ora, intende riportare i resti del fratello nella loro città natale, affinché possa finalmente riposare in pace.
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