Tutte le lingue del mondo hanno in comune queste due parole

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Tutte le lingue del mondo hanno in comune queste due parole

| 10/01/2025
Fonte: Pexels

Si tratta di “questo” e “quello”

  • In tutte le lingue del mondo esistono parole per indicare oggetti vicini (“questo”) e lontani (“quello”), nonostante differenze di pronuncia e ortografia
  • Un gruppo di ricercatori ha coinvolto 1.000 parlanti nativi di 29 lingue per verificare la presenza di dimostrativi spaziali universali
  • Ai partecipanti è stato chiesto di descrivere oggetti usando colori, nomi e dimostrativi in diverse posizioni spaziali
  • I dimostrativi spaziali non solo descrivono la distanza fisica, ma riflettono anche percezioni sociali e culturali, come la formalità o il rispetto
  • I dimostrativi spaziali sono tra le prime parole apprese dai bambini e giocano un ruolo cruciale nell’apprendimento delle lingue straniere

Nonostante l’incredibile varietà di lingue nel mondo, che supera le 7.000, esistono concetti linguistici condivisi da tutte le culture. Uno di questi è l’uso dei dimostrativi spaziali, come “questo” e “quello”, che rappresentano un punto di convergenza universale nelle modalità di comunicazione umana. Un recente studio condotto da un’università inglese ha indagato la presenza di dimostrativi spaziali in diverse lingue, coinvolgendo quasi 1.000 parlanti nativi di 29 idiomi, tra cui inglese, italiano, norvegese, vietnamita e altre.

Gli esperimenti hanno mostrato che tutte le lingue testate hanno termini specifici per indicare oggetti vicini a chi parla e oggetti lontani, nonostante le differenze fonetiche e ortografiche.  Durante lo studio, i partecipanti hanno osservato immagini di oggetti di vari colori e forme, posizionati a distanze diverse: alla portata di chi parlava, fuori dalla portata del partecipante ma vicini al ricercatore, e fuori dalla portata di entrambi. A ciascun cambiamento di posizione, ai parlanti veniva chiesto di descrivere l’oggetto utilizzando dimostrativi spaziali, come “questo triangolo giallo”.

I dimostrativi sono tra le prime parole apprese dai bambini

I risultati hanno confermato che il concetto di spazialità è un aspetto universale della comunicazione umana, suggerendo che queste parole fondamentali abbiano origini evolutive antiche. Secondo il professor Kenny Coventry, autore principale dello studio, la distinzione tra vicinanza e distanza nel linguaggio è radicata nelle necessità pratiche e sociali degli esseri umani. I dimostrativi spaziali, inoltre, svolgono un ruolo significativo nella comprensione culturale. In alcune lingue, ad esempio, “vicino” e “lontano” possono riflettere gerarchie sociali e valori culturali, dimostrando l’importanza dei dimostrativi non solo per la localizzazione nello spazio, ma anche per la codifica di norme sociali.

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Dal punto di vista dell’apprendimento, i dimostrativi sono tra le prime parole apprese dai bambini, grazie alla loro semplicità e utilità pratica. Questa rapidità nell’assimilazione li rende anche strumenti fondamentali per chi impara una lingua straniera, facilitando la comprensione di concetti spaziali e sociali basilari.

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