I fulmini rossi a grappolo sono un raro fenomeno difficile da individuare e ancora oggetto di studio da parte degli scienziati
- Gli spettri rossi sono un fenomeno atmosferico che può verificarsi durante un forte temporale
- Si tratta di fulmini che si formano nell’alta atmosfera, solitamente tra i 50 e i 90 chilometri di altitudine
- Si presentano di solito come filamenti luminosi ramificati di colore rosso verso il basso e blu verso l’alto
- Somigliano a tentacoli o meduse e possono estendersi per decine di chilometri
- Sono difficili da osservare a occhio nudo, poiché durano appena pochi millisecondi
Tutti conosciamo i fulmini che si scatenano durante un comune temporale e che spesso danno vita ad uno spettacolo affascinante. Ci sono poi alcuni tipi di fulmini più rari ma molto più scenografici chiamati spettri rossi (o red sprites).
Bagliori rossi nel cielo
Come dice il nome, sono di colore rosso e hanno una forma a grappolo che scende verso il basso ma può anche salire verso l’alto. Individuarli nel cielo è molto difficile perché compaiono nell’arco di tempo di una frazione di secondo. Ci sono casi però in cui alcuni fortunati sono riusciti ad immortalarli con dei video o delle foto, restituendoci immagini suggestive e aiutando così anche gli scienziati a studiare un fenomeno ancora non del tutto ben conosciuto.
Gli spettri rossi si manifestano nell’alta atmosfera, solitamente tra i 50 e i 90 chilometri di altitudine, sopra intensi sistemi temporaleschi. Questi fenomeni, scoperti relativamente di recente, sono legati a scariche elettriche molto potenti e si presentano come filamenti luminosi ramificati, di colore rosso verso il basso e blu verso l’alto. Sono difficili da osservare a occhio nudo, poiché durano appena pochi millisecondi.
Gli spettri rossi si verificano a seguito di fulmini estremamente intensi a polarità positiva che trasferiscono grandi quantità di energia. La scarica provoca un’interazione con le particelle nell’atmosfera superiore, creando una sorta di “bagliore” luminoso. La loro struttura è complessa: somigliano a tentacoli o meduse e possono estendersi per decine di chilometri.
Un fenomeno ancora poco conosciuto
Pur essendo stati ipotizzati per decenni, gli spettri rossi sono stati documentati per la prima volta solo negli anni ’90, grazie alle riprese di strumenti scientifici e successivamente immortalati da astrofili e appassionati di meteorologia.
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Gli spettri rossi non sono solo spettacolari, ma anche importanti dal punto di vista scientifico. Studiare questi eventi aiuta a comprendere meglio le dinamiche elettriche tra la superficie terrestre e la ionosfera. La loro rarità e la difficoltà nell’osservarli rendono ogni avvistamento un’opportunità preziosa per la ricerca.
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- https://www.grag.org/spettri-rossi/
- https://www.iconaclima.it/scienza/spettri-rossi-lo-spettacolare-fenomeno-fotografato-sul-nord-italia/