Il gallo canta troppo forte, proprietario citato in giudizio dai vicini di casa

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Il gallo canta troppo forte, proprietario citato in giudizio dai vicini di casa

| 29/11/2024
Fonte: Pixabay

Un giudice francese dovrà decidere se l’animale con i suoi versi disturba la quiete pubblica oppure ha diritto di cantare nella sua fattoria

  • Ricco è un gallo che vive in una fattoria di Isère, in Francia
  • Il proprietario di Ricco, Frank, è stato citato in giudizio dai vicini di casa per il canto del gallo
  • L’uomo ha avviato una raccolta firme per tutelare l’animale
  • La vicenda dovrà essere risolta in tribunale
  • In risposta alle proteste della vicina, Frank chiede che il canto del gallo sia riconosciuto «patrimonio sensoriale delle campagne»

 

Il gallo Ricco canta troppo forte e i proprietari vengono citati in giudizio dalla vicina di casa. Una coppia di Isère, in Francia, si è vista recapitare una citazione a comparire in tribunale per rispondere del chiasso prodotto dal pennuto. La notifica però non era inaspettata, in quanto era già in corso un contenzioso che durava da anni, sempre a causa del canto di Ricco.

Le proteste

I contrasti sono cominciati nel 2021 quando la nuova vicina di casa è arrivata nel quartiere e ha mostrato insofferenza per i versi del gallo. Ogni tentativo di mediazione è fallito e quindi la questione sarà risolta di fronte ad un giudice.

Frank, il proprietario di Ricco, ha ammesso che il pennuto, quando esce dal pollaio la mattina, «canta una quindicina di volte in un quarto d’ora e poi alcune volte durante il giorno». Il pollaio è dotato «di un sistema automatico affinché la porta chiuda alle 20:00 e apra alle 9:00 in estate, alle 8:30 in inverno», per ritardare il tempo di veglia dell’animale. Lo stratagemma però non gli impedisce di cantare una volta fuori dal pollaio. La vicina di casa invece sostiene di sentire i suoi versi per tutto il giorno e questo le impedisce di godersi la pace del suo giardino. Non solo: sarebbe stata svegliata più volte anche durante la notte dal canto di Ricco.

La disputa in tribunale sarà concentrata sulla definizione di “area rurale” o ambiente cittadino. Per Frank e sua moglie la loro casa è da considerarsi una fattoria in campagna, in quanto collocata vicino ad un bosco, con un’aia a disposizione, e animali al suo interno come mucche e cavalli. Il gallo quindi, ha diritto di cantare. La vicina di casa invece sostiene che la definizione sia inesatta, in quanto la crescente urbanizzazione, con costruzione di nuovi complessi residenziali, e la vicinanza ad un’autostrada e ad una statale rendono la zona ormai urbana in cui si applicano regole diverse inerenti la quiete pubblica.

Una raccolta firme per tutelare il gallo

I proprietari di Ricco hanno anche avviato una petizione online che ha raccolto oltre 10.000 firme per invitare Annie Genevard, ministro dell’Agricoltura, a salvare il loro animale. «Il nostro gallo era qui da moto prima dell’arrivo della vicina».

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«Chiediamo che il canto del gallo sia riconosciuto patrimonio sensoriale delle nostre campagne» ha affermato l’uomo, che ha anche lanciato un appello ai politici nazionali affinché tutelino gli animali della campagna, consentendo ai giudici di lavorare su casi più gravi di quello del canto di un gallo.

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