“Mi chiamo Angelo ho 48 anni e lo ammetto, ultimamente sono diventato un po’ un orso. Lavoro da casa come programmatore, ho sempre la testa nel computer, e sono separato da 7 anni. Negli ultimi 5 mia moglie e mio figlio si sono trasferiti negli USA dove lavora il nuovo compagno di mia moglie. Vedo mio figlio una volta all’anno dal vivo e tutto il resto in videochiamata. La solitudine è diventata la mia compagna di vita purtroppo da un lato, ma dall’altro mi rendo conto che mi ci sono immerso talmente tanto, da aver dimenticato cosa significhi vivere con gli altri. Da un po’ di tempo nel mio condominio si è trasferita una famiglia con tre bambini.
Non vi dico il chiasso che fanno sempre. Saltano, ridono, gridano. Uno di loro suona pure la chitarra… un giorno mi sono stufato e gli ho scritto un messaggio di lamentele. Non ne potevo più, non si può non avere rispetto per gli altri. Ma poi da quel messaggio sono successe delle cose che mi hanno spinto a riflettere. Anzi hanno spinto tutte e due le parti coinvolte e c’è stato un epilogo davvero inaspettato. Vi mando la chat perché credo valga la pena leggerla. A me ha insegnato tanto questa storia.”
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