I 12 luoghi migliori per sopravvivere a un conflitto

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I 12 luoghi migliori per sopravvivere a un conflitto

| 08/12/2024
Fonte: Pexels

L’Antartide è la regione più isolata

  • Se dovesse scoppiare un conflitto globale, questi sono i luoghi più sicuri dove rifugiarsi
  • L’Antartide è la regione più isolata e quindi poco coinvolgibile in un conflitto
  • Argentina e Cile offrono risorse naturali in abbondanza, rendendoli autosufficienti
  • Bhutan e Nuova Zelanda sono paesi neutri e ai vertici del Global Peace Index
  • Islanda e Svizzera possiedono infrastrutture che garantiscono autosufficienza e protezione
  • Le isole come Figi e Tuvalu sono isolate e poco strategiche, riducendo il rischio di attacchi

 

Se dovesse scoppiare un conflitto globale, molti si chiedono quali potrebbero essere i luoghi più sicuri in cui trovare rifugio. Esistono Paesi e aree del mondo che, per la loro posizione geografica, isolamento e risorse naturali, potrebbero offrire maggiori probabilità di sopravvivenza. Andiamo a vedere quali sono. L’Antartide, essendo la regione più remota e disabitata del pianeta, con un clima estremo e privo di infrastrutture belliche, sarebbe difficilmente coinvolta in un conflitto mondiale. L’Argentina, grazie alla sua estensione territoriale e abbondanza di risorse naturali, potrebbe offrire autosufficienza in termini di cibo e acqua, indispensabile in caso di crisi post-bellica.

Il Bhutan, famoso per la sua politica di neutralità e classificato ai vertici del “Global Peace Index”, offre una posizione sicura, con le sue montagne e l’assenza di sbocchi sul mare. Il Cile con la sua conformazione geografica lo rende un luogo sicuro, poiché può contare su varie colture e risorse naturali in caso di isolamento dal resto del mondo. Le Fiji, grazie al loro isolamento geografico, le fitte foreste e la mancanza di infrastrutture strategiche potrebbero diventare un rifugio sicuro, lontano dalle zone di guerra.

La Groenlandia, l’Indonesia e la Svizzera

E ancora la Groenlandia, con la sua immensa estensione e scarsissima densità abitativa, offre un riparo ideale, difficilmente raggiungibile e senza interesse strategico. L’Islanda è quasi totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico grazie al geotermico e idroelettrico. Inoltre ha una lunga storia di pace e neutralità. L’Indonesia, forte di una neutralità storica e un vasto arcipelago, possiede le risorse per sostenere se stessa a lungo, rendendola uno dei luoghi più sicuri in Asia.

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Proseguiamo con la Nuova Zelanda. Secondo il “Global Peace Index”, è uno dei Paesi più sicuri al mondo, con una bassa densità di popolazione e una geografia isolata. Il Sudafrica, con le sue vaste terre fertili e la produzione agricola diversificata potrebbero garantire autosufficienza alimentare anche in caso di crisi. La Svizzera, famosa per la sua neutralità e ben equipaggiata con rifugi nucleari, resta una scelta solida per la sopravvivenza. Infine Tuvalu, grazie alla sua posizione remota e scarsa popolazione, quest’isola non rappresenterebbe un obiettivo interessante, rendendola un possibile rifugio.

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