Il cervello degli adolescenti è “invecchiato”: colpa di lockdown e Covid

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Il cervello degli adolescenti è “invecchiato”: colpa di lockdown e Covid

| 15/11/2024
Fonte: Pexels

Nelle ragazze di 4,2 anni, mentre nei ragazzi di 1,4 anni

  • Uno studio dell’Università di Washington ha scoperto che i lockdown legati al COVID-19 hanno accelerato l’invecchiamento cerebrale negli adolescenti
  • Nelle ragazze, il cervello è “invecchiato” di 4,2 anni, mentre nei ragazzi di 1,4 anni, con un assottigliamento della corteccia cerebrale
  • Il maggiore impatto sulle femmine è legato all’importanza delle interazioni sociali per le adolescenti rispetto ai maschi
  • I cambiamenti cerebrali sono stati osservati in tutto il cervello nelle ragazze, mentre nei maschi si sono concentrati nella corteccia visiva
  • Gli effetti a lungo termine non sono ancora chiari, e saranno necessari ulteriori studi per capire se ci sarà un recupero o se i cambiamenti resteranno permanenti

 

Uno studio condotto dall’Università di Washington ha rivelato che i lockdown durante la pandemia di COVID-19 hanno accelerato la maturazione del cervello degli adolescenti. Questo effetto, più marcato nelle femmine, ha visto un invecchiamento cerebrale accelerato di 4,2 anni nelle ragazze e di 1,4 anni nei ragazzi, in termini di sviluppo neuronale. Gli studiosi hanno osservato un assottigliamento della corteccia cerebrale, responsabile della maturazione emotiva e cognitiva.

Il contesto di isolamento sociale e interruzione delle attività quotidiane, come la chiusura delle scuole e la mancanza di interazione sociale, ha avuto un impatto significativo sullo sviluppo cerebrale. Le adolescenti, che tendono a fare più affidamento sulle relazioni sociali rispetto ai maschi, hanno mostrato un effetto più pronunciato in tutte le aree del cervello. Nei maschi, invece, l’assottigliamento si è verificato principalmente nella corteccia visiva.

Non è ancora chiaro se questi cambiamenti avranno effetti a lungo termine

Questo cambiamento nelle strutture cerebrali è stato rilevato confrontando i dati raccolti nel 2018 con quelli raccolti dopo la pandemia, quando gli adolescenti hanno subito una seconda serie di esami. Lo studio, inizialmente pensato per monitorare lo sviluppo cerebrale tipico durante l’adolescenza, è stato adattato per esaminare gli effetti dei lockdown. I ricercatori ipotizzano che le differenze di genere siano legate al diverso modo in cui i ragazzi e le ragazze affrontano la socializzazione.

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Le ragazze, infatti, danno maggiore importanza alle relazioni interpersonali rispetto ai ragazzi, che tendono a privilegiare l’attività fisica. Non è ancora chiaro se questi cambiamenti avranno effetti a lungo termine, ma lo studio ha aperto nuove questioni sulla fragilità del cervello degli adolescenti e sulle conseguenze della pandemia. Nel contesto delle persone anziane, invece, l’assottigliamento della corteccia cerebrale è correlato a un rallentamento cognitivo. Tuttavia non è ancora chiaro se questo processo possa avere effetti simili sugli adolescenti, e la ricerca futura dovrà indagare se vi sarà un recupero dello sviluppo cerebrale o se questi cambiamenti rimarranno permanenti.

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