Cosa significa “Lego”? Le origini del nome degli iconici mattoncini

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Cosa significa “Lego”? Le origini del nome degli iconici mattoncini

| 15/11/2024
Fonte: Pixabay

Vuol dire “gioca bene”

  • Il nome “Lego” deriva dall’unione delle parole danesi “leg godt”, che significa “gioca bene”, scelto dal fondatore Ole Kirk Kristiansen nel 1932
  • Nel 1949, Lego introdusse i primi mattoncini in plastica, rivoluzionando il mondo dei giocattoli grazie alla possibilità di assemblarli e disassemblarli
  • I set Lego si sono evoluti in prodotti sempre più complessi, diventando popolari anche tra gli adulti e collezionisti
  • I set fuori produzione sono diventati oggetti di investimento, spesso aumentando di valore più di azioni o oro
  • Questo fenomeno ha attirato collezionisti e criminali, con casi di furti di set Lego registrati in tutto il mondo

 

Il nome “Lego” ha un’origine sorprendentemente semplice e dolce, legata alle radici danesi dell’azienda. “Lego” deriva infatti dall’unione delle parole danesi “leg godt”, che significa “gioca bene”. Questa espressione riassume perfettamente l’essenza del marchio, invitando bambini e adulti a divertirsi in modo costruttivo e creativo. Ole Kirk Kristiansen, fondatore di Lego, scelse questo nome nel 1932, quando la sua azienda produceva giocattoli in legno nella piccola città di Billund, in Danimarca.

Il marchio ha subito una grande trasformazione nel corso degli anni. Nel 1949 Lego introdusse i primi mattoncini in plastica, dando inizio a una vera rivoluzione nel mondo dei giocattoli. Questi nuovi mattoncini potevano essere assemblati e smontati all’infinito, stimolando la creatività e permettendo ai bambini di costruire oggetti sempre diversi. Col tempo, Lego ha ampliato il proprio catalogo, includendo set sempre più complessi e tematici, rendendo l’esperienza di gioco più stimolante e inclusiva per tutte le età.

I Lego oggi valgono tantissimo!

Il successo dell’azienda non si è fermato ai mattoncini, ma ha continuato a crescere grazie alla capacità di adattarsi al mercato e di innovare. Set sempre più elaborati, come la Torre Eiffel composta da 10.001 pezzi, sono diventati oggetti ambiti non solo dai bambini, ma anche dagli adulti, trasformando Lego in un vero e proprio fenomeno culturale. Uno degli aspetti più sorprendenti legati a Lego è la crescita del suo valore nel tempo.

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Studi recenti hanno dimostrato che molti set, una volta fuori produzione, aumentano di prezzo a tal punto da essere considerati investimenti migliori rispetto a beni tradizionali come azioni o oro. Questo fenomeno ha attirato l’interesse di collezionisti e investitori, tanto che alcuni, come Shane O’Farrell, hanno guadagnato cifre considerevoli rivendendo set rari. Questa crescente domanda ha portato anche all’aumento di crimini legati ai set Lego, con casi di furti di grande valore registrati in diverse parti del mondo.

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