Il fenomeno colpisce soprattutto la Gen Z e i Mllennials
- Il “Sunshine Guilt” è il senso di colpa provato quando si trascorrono giornate di sole chiusi in casa, mentre ci si sente spinti a sfruttare il bel tempo
- È simile alla FOMO (fear of missing out)
- Questo fenomeno colpisce principalmente la Generazione Z e i Millennials, influenzati dal confronto sociale, specialmente attraverso i social media
- Le immagini di amici e conoscenti che si divertono all’aperto possono intensificare sentimenti di inadeguatezza e ansia, portando a un ciclo di rimpianto e frustrazione
- Il “Sunshine Guilt” può verificarsi non solo in estate, ma anche in altri periodi dell’anno quando ci sono condizioni meteorologiche favorevoli, rendendo difficile godere di momenti di riposo
Il fenomeno del “Sunshine Guilt” ha guadagnato attenzione negli ultimi anni, specialmente tra la Generazione Z e i Millennials. Si tratta di quel particolare senso di colpa che si prova quando si trascorrono giornate di sole chiusi in casa, mentre si ha la sensazione che il mondo all’esterno stia offrendo opportunità imperdibili. Questo stato d’animo ricorda la FOMO (fear of missing out) e si manifesta con un conflitto tra il desiderio di riposo e la pressione sociale di sfruttare ogni momento di bel tempo.
Le radici di questa sensazione affondano nel confronto sociale, alimentato in gran parte dai social media. Mentre scrolliamo le nostre timeline, vediamo amici e conoscenti impegnati in attività all’aperto, come escursioni, pic-nic e viaggi, che possono indurre a sentirsi inadeguati per non partecipare a queste esperienze. In effetti studi hanno dimostrato che il confronto con le vite apparentemente perfette degli altri può esacerbare sentimenti di ansia e insoddisfazione (Amorosini, 2024).
L’ansia di perdere un’opportunità all’aperto diventa schiacciante
Le testimonianze di chi ha vissuto il “Sunshine Guilt” raccontano di momenti in cui, nonostante il desiderio di restare a casa, l’ansia di perdere un’opportunità all’aperto diventa schiacciante. Il “Sunshine Guilt” non è solo un fenomeno estivo; può presentarsi in qualsiasi periodo dell’anno quando le condizioni meteorologiche favorevoli contrastano con i nostri impegni quotidiani. Le immagini di giornate splendenti sui social possono alimentare il malessere, portando a un ciclo di rimpianto e frustrazione. Fortunatamente, ci sono modi per affrontare questa sensazione. Esperti suggeriscono di valorizzare i momenti di relax senza colpevolizzarsi, praticando la consapevolezza e apprezzando il presente.
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Alzare le tapparelle e aprire le finestre per far entrare luce naturale può aiutare a creare un ambiente più luminoso anche quando si è costretti a rimanere in casa. Allo stesso modo l’aggiunta di piante e decorazioni colorate agli spazi interni può contribuire a migliorare il proprio umore. Inoltre prendersi delle pause dai social media è un passo importante per diminuire l’impatto del confronto. Limitare il tempo trascorso online e concentrarsi su attività che portano gioia e soddisfazione, sia all’aperto che al chiuso, può migliorare notevolmente il benessere mentale.
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