Il mistero del “Triangolo dell’Alaska”, dove sono scomparse oltre 20.000 persone

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Il mistero del “Triangolo dell’Alaska”, dove sono scomparse oltre 20.000 persone

| 17/09/2024
Fonte: X

Le migliaia di sparizioni registrate a partire dagli anni ’70 sono determinate da cause oscure o da Madre Natura?

  • In Alaska c’è una vasta area in cui sono scomparse nei decenni circa 20.000 persone
  • Negli anni ’70 un aereo che trasportava due politici americani precipitò nella zona e non sono stati mai trovati né i corpi né il relitto
  • Un altro caso noto fu quello di un ragazzo di 25 anni scomparso a metà degli anni ’70 e i cui resti furono trovati nel 1997
  • I cospirazionisti attribuiscono la causa delle sparizioni a forze oscure, come un’anomala attività magnetica o la presenza di alieni
  • Per i critici invece il motivo è da ricondurre al territorio selvaggio e impervio in cui si avventurano le persone

 

Tutti conoscono il Triangolo delle Bermuda, nell’oceano Atlantico, in cui nel corso di decenni sono scomparsi aerei e navi, alimentando il dibattito tra scienziati e teorici del cospirazionismo. Nel mondo c’è anche un’altra zona misteriosa, definita il Triangolo dell’Alaska, dove sono scomparse oltre 20.000 persone dall’inizio degli anni ‘70.

Persone scomparse mai ritrovate

L’area interessata è vagamente compresa tra i tre punti di Anchorage e Juneau, a sud, e Barrow a nord. Considerando quanto sia scarsamente popolata la zona, racchiude un numero incredibilmente alto di persone di cui si sono perse le tracce.

Alcune delle persone più note scomparse nel Triangolo dell’Alaska sono Thomas Hale Boggs Sr, che era il leader della maggioranza della Camera degli Stati Uniti, e Nick Begich, un membro del Congresso dell’Alaska. I due politici scomparvero il 16 ottobre 1972, mentre volavano su un aereo leggero da Anchorage a Juneau, insieme all’assistente di Begich, e al pilota. All’epoca fu avviata una massiccia campagna di ricerca per trovare i corpi delle quattro persone e dell’aereo, ma tutti i tentativi risultarono vani.

Un territorio molto selvaggio e pericoloso

Un altro casonoto è stato quello di Gary Frank Sotherden , un newyorkese di 25 anni che si recò nella natura selvaggia dell’Alaska a metà degli anni ’70 per andare a caccia, ma non tornò mai a casa. Nell’estate del 1997, furono ritrovati i resti di un uomo e l’esame del DNA ha poi rivelato essere il giovane scomparso, morto sbranato da un orso.

I cospirazionisti attribuiscono all’area potenzialità misteriose e al di fuori della conoscenza umana, come un’insolita attività magnetica o un’elevata presenza di alieni.

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I critici invece attribuiscono l’alto numero di persone scomparse alla natura selvaggia e impervia compresa nel triangolo, composta da montagne poco conosciute, ghiacciai, un clima gelido, profondi crepacci e valli, animali selvatici come orsi e renne. Scomparire in una terra vasta e disabitata piena di pericoli è una possibilità piuttosto alta.

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