Questa è la Chiesa più remota e irraggiungibile al mondo

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Questa è la Chiesa più remota e irraggiungibile al mondo

| 24/09/2024
Fonte: Instagram

Ben 800 gradini da salire

  • La chiesa di Abuna Yemata Guh si trova nelle montagne Gheralta in Etiopia, a 2.580 metri di altitudine, ed è una delle chiese più inaccessibili al mondo
  • Per raggiungere la chiesa, i visitatori devono affrontare un arduo cammino che include la salita di circa 800 gradini scavati nella roccia, culminando in un pericoloso tratto di arrampicata
  • Abuna Yemata Guh è famosa per i suoi antichi affreschi, che risalgono ai primi secoli del cristianesimo in Etiopia e offrono una preziosa testimonianza artistica dell’epoca
  • La chiesa è attribuita a un monaco eremita di nome Abuna Yemata e potrebbe essere dedicata a uno dei Nove Santi che introdussero il cristianesimo in Etiopia
  • La visita alla chiesa è considerata un pellegrinaggio che unisce sfida fisica e ricerca spirituale, offrendo una connessione profonda con la storia e la devozione religiosa

 

Nel cuore delle montagne Gheralta, nella regione del Tigray in Etiopia, si trova la chiesa di Abuna Yemata Guh, uno dei luoghi di culto più remoti e inaccessibili al mondo. Questa chiesa, scolpita direttamente nella roccia e situata a 2.580 metri di altitudine, rappresenta un incredibile esempio di architettura monolitica risalente al V secolo. Il viaggio verso Abuna Yemata Guh è un vero pellegrinaggio che mette alla prova la determinazione e la fede dei visitatori. Per raggiungere la chiesa, è necessario affrontare un percorso arduo che prevede la salita di circa 800 gradini scavati nella roccia.

Il sentiero diventa sempre più stretto e pericoloso man mano che si avvicina alla vetta, culminando in un passaggio esposto che richiede abilità di arrampicata e un grande coraggio. Questo tratto finale, sospeso nel vuoto, ha tradizionalmente rappresentato una prova di fede, un rituale in cui la sfida fisica si unisce alla ricerca spirituale. Abuna Yemata Guh non è solo nota per la sua posizione spettacolare, ma anche per gli antichi affreschi che decorano le sue pareti e soffitti. Questi affreschi, che risalgono ai primi secoli del cristianesimo in Etiopia, offrono una finestra sul mondo spirituale e artistico dell’epoca.

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Non è l’unica chiesa rupestre isolata

La chiesa, secondo la tradizione, fu fondata da un monaco eremita di nome Abuna Yemata, e potrebbe essere stata dedicata a uno dei Nove Santi, figure leggendarie che portarono il cristianesimo in Etiopia tra il V e il VI secolo. Abuna Yemata Guh è solo una delle numerose chiese rupestri che costellano la regione del Tigray. Questi edifici sacri, costruiti in luoghi estremamente isolati e difficili da raggiungere, dimostrano la devozione dei loro creatori e riflettono anche la necessità di protezione e rifugio spirituale in tempi di conflitto. Visitare Abuna Yemata Guh non è una semplice esperienza turistica, ma un viaggio attraverso la storia e la spiritualità che offre un profondo senso di connessione con un passato lontano e sacro, lontano dalle convenzioni moderne.

 

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