Consumo di alcol, ecco i paesi dove si beve di più

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Consumo di alcol, ecco i paesi dove si beve di più

| 09/09/2024
Fonte: Pixabay

Un rapporto dell’OMS evidenzia i problemi legati all’abuso di alcol e l’impatto sulla salute pubblica

  • L’ Organizzazione Mondiale della Sanità ha stilato un rapporto sull’abuso di alcol e droghe nel mondo
  • Il documento indica che circa 400 milioni di persone a livello globale convivono con disturbi derivanti dall’uso di alcol e droghe
  • I livelli più alti di consumo pro capite nel 2019 sono stati osservati in Europa (9,2 litri) e nelle Americhe (7,5 litri)
  • Tra gli alcolici la birra, indipendentemente dal reddito, è la bevanda più consumata
  • L’OMS indica strategie e azioni per ridurre il consumo di alcol e droghe entro il 2030

 

Un recente rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stila un elenco dei paesi in cui si beve di più al mondo e mette in guardia sui pericoli derivanti dall’abuso di alcol.

L’OMS evidenzia che 2,6 milioni di decessi all’anno sono attribuibili al consumo di alcol, pari al 4,7% di tutti i decessi, e 0,6 milioni di decessi sono dovuti all’uso di droghe psicoattive.

Si beve di più in Europa e in America

Il rapporto fornisce un aggiornamento completo basato sui dati del 2019 sull’impatto sulla salute pubblica del consumo di alcol e droghe. Il precedente studio dell’OMS è stato pubblicato nel 2018 e il successivo era previsto per il 2022, dopo il consueto intervallo di tempo di circa 3 anni. Tutto è stato poi rinviato a causa della pandemia per il covid-19.

Il documento indica che circa 400 milioni di persone a livello globale convivono con disturbi derivanti dall’uso di alcol e droghe. Di queste, 209 milioni vivevano con la dipendenza da alcol. Il consumo totale di alcol pro capite nella popolazione mondiale è leggermente diminuito, da 5,7 litri nel 2010 a 5,5 litri nel 2019. I livelli più alti di consumo pro capite nel 2019 sono stati osservati in Europa (9,2 litri) e nelle Americhe (7,5 litri).

Il consumo di alcol pro capite tra i bevitori ammonta in media a 27 grammi di alcol puro al giorno, equivalenti all’incirca a due bicchieri di vino, due bottiglie di birra (33 cl) o due porzioni di superalcolici (4 cl). Questo livello e questa frequenza di consumo di alcol sono associati ad un aumento del rischio di numerose condizioni di salute e di mortalità e disabilità associate. I tassi di mortalità dovuti al consumo di alcol sono più alti nei paesi a basso reddito e più bassi nei paesi ad alto reddito.

Romania e Georgia le nazioni dove si beve di più

A livello globale, il 23,5% di tutti i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni sono bevitori attuali. I tassi di consumo attuale di alcol sono più alti tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni in Europa (45,9%) seguita dalle Americhe (43,9%).

Se si tiene conto del consumo di alcol per continente, l’Europa vince il triste primato, seguita dal Pacifico occidentale, dall’America e anche da alcune regioni africane. Le cose vanno diversamente nel Mediterraneo orientale dove l’alcol è vietato per motivi religiosi.

I paesi europei che consumano più alcol sono Romania, Georgia, Repubblica Ceca, Lettonia e Germania. Indipendentemente dal reddito, la birra è la bevanda alcolica più consumata. Cambia con la questione del vino, che solitamente è il più consumato da chi ha redditi medi o alti, e meno da chi ha redditi bassi. Poca differenza invece per gli altri alcolici, dove praticamente qualunque fascia, soprattutto quelle con redditi medi e alti, tende a consumarli.

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Il rapporto evidenzia l’urgente necessità di accelerare le azioni e le strategie a livello globale verso il raggiungimento dell’Obiettivo di sviluppo sostenibile (SDG) 3.5 entro il 2030, riducendo il consumo di alcol e droghe e migliorando l’accesso a trattamenti di qualità per i disturbi da uso di sostanze.

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