Si fece raffigurare come un uomo nelle statue e negli affreschi
- Hatshepsut fu una delle poche donne a diventare faraone nell’Antico Egitto, sfidando le convenzioni del suo tempo
- Dopo la morte del marito Thutmose II, divenne reggente per il figliastro Thutmose III, ma si proclamò faraone e governò per 21 anni
- Il suo regno fu segnato da pace e prosperità, con grandi successi come la spedizione commerciale nella terra di Punt e la costruzione del complesso funerario di Deir el-Bahri
- Per legittimare il suo potere, Hatshepsut si fece raffigurare come un uomo nelle statue e negli affreschi, con simboli tradizionali del faraone
- Dopo la sua morte, Thutmose III cercò di cancellare ogni traccia della sua esistenza, ma la sua storia fu riscoperta dagli archeologi nel XIX secolo, rivelando la sua importanza storica
Hatshepsut è stata una delle figure più straordinarie dell’Antico Egitto, una donna che sfidò le convenzioni del suo tempo per diventare faraone durante il XV secolo a.C. Sebbene il governo dell’Egitto fosse tradizionalmente riservato agli uomini, Hatshepsut dimostrò una forza di volontà eccezionale, affermandosi come una delle sovrane più potenti e abili del suo tempo. Figlia del faraone Thutmose I e della regina Ahmose, Hatshepsut sposò il suo fratellastro, Thutmose II, diventando regina. Alla morte del marito nel 1479 a.C., assunse il ruolo di reggente per il figliastro, Thutmose III, che era ancora troppo giovane per governare.
Tuttavia, invece di cedere il potere una volta che il giovane faraone raggiunse l’età adulta, Hatshepsut si proclamò faraone, mantenendo il trono per circa 21 anni, fino alla sua morte nel 1458 a.C. Durante il suo regno, Hatshepsut fu una leader eccezionale, promotrice di un’epoca di pace e prosperità. Tra i suoi più grandi successi vi fu una spedizione commerciale nella terra di Punt, una regione probabilmente situata vicino al Mar Rosso, da cui riportò immense ricchezze, tra cui oro, avorio e animali esotici. Inoltre supervisionò la costruzione di numerosi monumenti grandiosi, il più famoso dei quali è il complesso funerario di Deir el-Bahri, vicino alla Valle dei Re.
Thutmose III cercò di cancellare ogni traccia della sua esistenza
Per legittimare il suo potere, Hatshepsut si fece raffigurare come un uomo nelle statue e negli affreschi, indossando gli abiti regali e la barba finta, simboli tradizionali del faraone. Nonostante il suo successo, alla sua morte, Thutmose III, finalmente al potere, cercò di cancellare ogni traccia della sua esistenza, demolendo i suoi monumenti e rimuovendo il suo nome dalle iscrizioni.
Leggi anche: Cosa ci fa Marge Simpson su un sarcofago egizio di 3.500 anni fa?
Il nome e le imprese di Hatshepsut rimasero oscurati per oltre 3.500 anni, fino a quando, nel 1822, gli archeologi riscoprirono i geroglifici che raccontavano la sua storia. Successivamente, nel 1903, l’egittologo Howard Carter trovò il suo sarcofago nella Valle dei Re, sebbene il suo corpo mummificato fosse identificato solo un secolo dopo. Oggi, Hatshepsut è riconosciuta come una delle figure più importanti e influenti della storia dell’Antico Egitto, una sovrana che seppe sfidare le convenzioni e lasciare un’impronta indelebile nella storia.
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
- https://www.iflscience.com/who-was-hatshepsut-ancient-egypts-most-powerful-female-pharaoh-75700
- https://egittolizzando.altervista.org/hatshepsut-la-prima-grande-donna-della-storia/
- https://www.vanillamagazine.it/hatshepsut-la-regina-che-divenne-faraone/