I gatti nell’Antico Egitto erano venerati
- Il Museo di Shanghai ha lanciato una mostra dedicata all’Antico Egitto, aperta fino al 17 agosto 2025, dove i visitatori possono portare i propri gatti durante le visite serali
- La mostra celebra il legame tra i gatti e l’Antico Egitto, dove i felini erano venerati come animali sacri, associati alla dea Bastet
- Il museo ha predisposto veterinari e aree di riposo per garantire il benessere dei 200 gatti ammessi in ogni sessione serale
- L’esposizione presenta oltre 780 reperti storici egiziani, di cui più del 95% esposti per la prima volta in Asia, tra cui statue di faraoni e bare antropoidi
- I visitatori possono partecipare a una spedizione in realtà virtuale per esplorare la Grande Piramide di Giza, arricchendo l’esperienza culturale
Il Museo di Shanghai ha lanciato un’iniziativa unica per la sua nuova esposizione dedicata all’Antico Egitto, invitando i visitatori a portare i propri gatti durante le visite serali. L’esposizione, intitolata “In cima alla piramide: la civiltà dell’antico Egitto”, è stata inaugurata il 18 luglio 2024 e rimarrà aperta fino al 17 agosto 2025. Questa mostra offre ai visitatori la rara opportunità di esplorare oltre 780 reperti storici legati all’antico Egitto in compagnia dei propri felini. Il motivo dietro questa scelta innovativa risiede nella profonda connessione culturale tra i gatti e l’Antico Egitto.
Nella tradizione egizia, i gatti erano considerati animali sacri, associati alla dea Bastet, che era spesso rappresentata con la testa di un gatto e simboleggiava protezione e benevolenza. Per rendere omaggio a questa tradizione, il museo ha organizzato aperture serali speciali, dove solo 200 gatti possono partecipare a ogni sessione. Il museo ha predisposto misure rigorose per garantire il benessere degli animali, inclusi veterinari e aree di riposo appositamente attrezzate.
C’è anche una “spedizione” in realtà virtuale
Oltre all’esperienza con i gatti, la mostra rappresenta un’occasione straordinaria per ammirare artefatti egiziani raramente visti in Asia, come statue di faraoni e preziose bare antropoidi. Più del 95% degli oggetti esposti è presentato per la prima volta in Asia, segnando un importante scambio culturale tra Cina ed Egitto, due delle civiltà più antiche del mondo.
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La sezione principale dell’esposizione, “La terra dei faraoni”, offre una panoramica condensata della civiltà egizia, includendo circa 500 manufatti che esplorano aspetti come la cosmologia, la monarchia sacra, la nobiltà e le pratiche funerarie. Inoltre il museo propone una “spedizione” in realtà virtuale, permettendo ai visitatori di esplorare la Grande Piramide di Giza in modo immersivo. Attraverso un visore VR, gli utenti possono “camminare” nelle camere della piramide e ammirare il panorama dall’alto del monumento, arricchendo ulteriormente l’esperienza culturale e storica.
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- https://beta.sis.gov.eg/en/media-center/news/on-top-of-the-pyramid-the-civilization-of-ancient-egypt-exhibition-draws-big-crowds-at-shanghai-national-museum/
- https://www.globaltimes.cn/page/202407/1316143.shtml