Gli scimpanzè si curano da soli usando piante medicinali

Commenti Memorabili CM

Gli scimpanzè si curano da soli usando piante medicinali

| 10/09/2024
Fonte: Pixabay

Dimostrano un comportamento intenzionale di automedicazione

  • Uno studio dell’Università di Oxford ha rivelato che gli scimpanzé in Uganda utilizzano piante medicinali per curare malattie e ferite, dimostrando un comportamento intenzionale di automedicazione
  • I ricercatori hanno identificato 13 specie vegetali usate dagli scimpanzé, scoprendo che l’88% degli estratti testati aveva capacità antibatteriche e il 33% effetti antinfiammatori
  • La corteccia dell’Alstonia boonei è stata evidenziata per la sua potente attività antibatterica e antinfiammatoria, utilizzata dagli scimpanzé per trattare ferite e infezioni
  • I ricercatori hanno documentato casi specifici di scimpanzé che utilizzano foglie di felce per curare ferite e corteccia di Scutia myrtina per infezioni parassitarie
  • Lo studio suggerisce che la conoscenza delle piante medicinali usate dagli scimpanzé potrebbe ispirare lo sviluppo di nuovi farmaci

 

Uno studio condotto dall’Università di Oxford ha svelato che gli scimpanzé usano piante medicinali per curare malattie e disturbi, dimostrando un comportamento di automedicazione ben definito. I ricercatori hanno focalizzato la loro attenzione su due gruppi di scimpanzé nella Riserva Forestale Centrale di Budongo, in Uganda, osservando come questi animali interagiscono con diverse specie vegetali. Fino a oggi, era noto che molte piante possiedono proprietà medicinali e che gli scimpanzé consumano piante varie, comprese alcune che non sono nutrizionalmente benefiche ma potrebbero avere effetti terapeutici. Tuttavia non era chiaro se questo consumo fosse intenzionale o casuale.

Nel loro studio, gli scienziati hanno monitorato 51 scimpanzé e raccolto estratti da 13 diverse specie di piante sospettate di avere proprietà medicinali. Tra queste, alcune piante erano state osservate nel contesto del consumo da parte di scimpanzé malati o feriti, mentre altre erano state identificate in studi precedenti come potenzialmente utili per la loro composizione chimica. I test di laboratorio hanno rivelato che l’88% degli estratti testati possedeva capacità antibatteriche, mentre il 33% mostrava effetti antinfiammatori.

La corteccia dell’Alstonia boonei ha una potente attività antibatterica e antinfiammatoria

In particolare, la corteccia dell’Alstonia boonei ha dimostrato una potente attività antibatterica e antinfiammatoria, suggerendo che potrebbe essere usata dagli scimpanzé per curare ferite. Questo albero è noto anche nelle pratiche medicinali tradizionali dell’Africa orientale per trattare infezioni e problemi gastrointestinali. I ricercatori hanno documentato casi specifici, come uno scimpanzé che cercava e consumava foglie di felce per trattare una ferita alla mano e un altro che mangiava corteccia di Scutia myrtina per un’infezione parassitaria.

Leggi anche: Le conversazioni tra scimpanzé sono simili alle nostre: lo studio

Questi comportamenti indicano che gli scimpanzé selezionano intenzionalmente piante con proprietà curative. Il lavoro, pubblicato su PLOS ONE, non solo offre nuove intuizioni sulla medicina tradizionale degli scimpanzé, ma suggerisce anche che la conoscenza delle piante medicinali delle foreste potrebbe contribuire allo sviluppo di nuovi farmaci.

logo-img
La redazione di commentimemorabili.it si impegna contro la divulgazione di fake news. La veridicità delle informazioni riportate su commentimemorabili.it viene preventivamente verificata tramite la consultazione di altre fonti.
Questo articolo è stato verificato con:
Chiedi la correzione di questo articoloValuta il titolo di questa notizia
Copyright © 2018 - Commenti Memorabili srl
P. IVA 11414940012

digitrend developed by Digitrend