Scottatura da Margarita, attenzione a queste bevande: non berle sotto al sole
- La fitofotodermatite, comunemente nota come “scottatura da Margarita” è una reazione cutanea che causa gonfiore, bruciore e arrossamento
- Questo disturbo insorge quando veniamo a contatto con determinate sostanze chimiche mentre siamo esposti ai raggi ultravioletti
- Queste sostanze, note come furocumarine, sono contenute all’interno di numerosi alimenti
- Tra questi, rientrano alcuni agrumi, come lime, limone e pompelmo, oltre che il sedano
- Per questo, in spiaggia dovremmo evitare di sorseggiare le bevande che contengono questi ingredienti
Con l’arrivo del caldo, cosa c’è di meglio che rilassarsi in riva al mare, magari sorseggiando una gustosa bevanda rinfrescante? Attenzione, però, al drink prescelto: infatti, ce ne sono alcuni che dovremmo categoricamente evitare, per non mettere a repentaglio la nostra salute. Il rischio è quello di sviluppare una patologia comunemente nota come “scottatura da Margarita”.
Tecnicamente, questo disturbo è chiamato fitofotodermatite. Si tratta di una reazione cutanea che si verifica quando la pelle viene a contatto con sostanze chimiche note come furocumarine, e successivamente esposta ai raggi solari. Queste sostanze, in particolare, sono contenute all’interno di alcuni agrumi, come limoni, pompelmi e lime. Inoltre, le furocumarine sono presenti anche nel sedano. Ecco spiegato perché il disturbo è noto come scottatura da Margarita: il famoso cocktail, infatti, è a base di tequila, liquore all’arancia e lime.
Fitofotodermatite: prevenzione, sintomi e trattamento
Per prevenire la fitofotodermatite, è essenziale evitare il contatto diretto con tutti gli alimenti che contengono le sostanze chimiche che, in combinazione con i raggi ultravioletti, potrebbero causare l’insorgenza del disturbo. Inoltre, è importante proteggere la pelle ricorrendo a creme e lozioni con un fattore di protezione solare pari o superiore a 30 SPF.
Vi state chiedendo quali sono i sintomi della scottatura da Margarita? Questa reazione fotosensibile determina la comparsa di bruciore, gonfiore, prurito e arrossamento cutaneo. Inoltre, nei casi più gravi possono comparire dolorose vesciche sulla zona interessata dall’ustione solare. Cosa fare in questo caso? Per contrastare il fastidio, si consiglia di ricorrere a impacchi rinfrescanti a base di ghiaccio, da applicare sulla pelle per un massimo di 15-20 minuti e ripetere più volte nell’arco della giornata.
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Inoltre, per ridurre il dolore si può ricorrere ad antidolorifici da banco. Qualora la situazione risulti particolarmente preoccupante, però, il miglior consiglio è quello di contattare il proprio medico.

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- https://www.healthline.com/health-news/beware-the-margarita-burn-this-summer
- https://www.verywellhealth.com/what-is-margarita-burn-7551950
- https://www.foodandwine.com/margarita-burn-7567941