Un prete spende 37.000 euro per giocare a Candy Crush e Mario Kart Tour

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Un prete spende 37.000 euro per giocare a Candy Crush e Mario Kart Tour

| 17/05/2024
Fonte: Pixabay

L’uomo si intratteneva online con slot machine e videogiochi. Per i pagamenti usava la carta di credito della parrocchia

  • Un parroco della Pennsylvania ha speso oltre 37.000 euro in slot machine digitali e videogiochi
  • L’uomo è stato arrestato per aver usato nei pagamenti la carta di credito della parrocchia
  • Nel corso di 3 anni ha effettuato oltre duemila transazioni
  • Le indagini hanno scoperto anche un account Amazon da cui faceva spese private con il conto della parrocchia
  • L’uomo soffre di dipendenza da gioco

 

Un prete ha speso in videogiochi 40.000 dollari (circa 37.000 euro), di cui in gran parte prelevati dal conto della parrocchia. Lawrence Kozak, 51 anni, ex pastore della parrocchia di St. Thomas More a Pottstown, negli Stati Uniti, è stato arrestato e rimosso dal suo incarico.

Ripetuti pagamenti a spese della parrocchia

La Polizia di Stato della Pennsylvania, che indaga sul caso, ha riferito che il prete ha effettuato oltre duemila transazioni contrassegnate come “gioco” nel periodo compreso tra settembre 2019 e giugno 2022.  Le app di slot machine citate nella denuncia sono Cash Frenzy, Willy Wonka Vegas Casino Slots e Wizard of Oz Slot Machine Game. Il prete ha speso denaro anche in videogiochi come Candy Crush, Mario Kart, Pokemon Go.

Gli investigatori hanno riferito che tutto è partito da un contabile che lavora per St. Thomas More e che ha scoperto “un importo astronomico di transazioni” sugli estratti conto delle carte di credito della chiesa. Gli acquisti sono iniziati nel settembre 2019, non molto tempo dopo che Kozak è arrivato in parrocchia, e si sono conclusi nel luglio 2022. L’ID Apple utilizzato per effettuare tali acquisti era registrato a nome di Kozak.

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Le indagini hanno scoperto anche un account Amazon appartenente al prete da cui faceva acquisti con la carta di credito della parrocchia. L’uomo ha affermato che sta cercando di entrare in un programma terapeutico per curare la sua dipendenza da gioco.

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