Primo appuntamento: tragedia o successo?

• L’obiettivo del primo appuntamento è conoscere meglio una persona che ci interessa
• Ecco alcuni accorgimenti da mettere in pratica per capire chi abbiamo davvero davanti
• Attenzione alle persone che ostentano conoscenze su ogni tema di cui si parla
• Per non parlare, poi, di chi si finge astemio per non rischiare di rivelare la sua vera personalità
• Infine, il vero tasto dolente: come decidere chi pagherà il conto

Avete difficoltà ad inquadrare in pochi secondi la persona che vi trovate davanti, e questo vi porta a sprecare tempo prezioso al seguito di individui a dir poco improbabili? Ecco alcuni suggerimenti per riuscire capire a colpo d’occhio se il vostro primo appuntamento sarà un fiasco, per darsela a gambe con una scusa. Il segreto? Fare attenzione ai dettagli. Infatti, analizzare quello che una persona mangia e beve, oppure no, può fare la differenza. La relazione che abbiamo col cibo, del resto, dice molto su  personalità e abitudini di qualcuno. La prima categoria da evitare? I sapientoni.

Secondo il bartender Khris Pagaspas, che grazie al suo lavoro ha assistito a tantissimi primi appuntamenti, c’è chi millanta straordinarie conoscenze in tema di cocktail e alcolici. Inutile dire che il proverbio che meglio si applica a questa tipologia di gente è tutto fumo e niente arrosto. Secondo Khris, però, bisognerebbe fare attenzione anche ai “finti astemi”. Si tratta di quel tipo di persone che evita di bere solo perché teme che, alzando un po’ il gomito, possa venir fuori la sua vera personalità. Insomma, meglio fare attenzione: potrebbero avere qualcosa da nascondere.

Il dibattito sul conto: tra galanteria e stereotipi

Un tasto dolente in fatto di primi appuntamenti riguarda la loro conclusione. In merito al conto, sostanzialmente, ci sono due scuole di pensiero. La prima sostiene che il pagamento debba sempre gravare sull’uomo, definendola una questione di galanteria. La seconda, invece, fa leva sull’emancipazione del genere femminile.

Che fare, dunque, al primo incontro con una persona di cui non si conosce bene il modo di pensare? La soluzione più immediata è dividere a metà, oppure offrire o lasciarsi offrire la consumazione, con la promessa di ricambiare. Del resto, uno dei cardini del rapporto è la reciprocità. Indipendentemente dal genere di appartenenza del nostro primo appuntamento, però, sarebbe bene diffidare di chi sembra approfittare di noi e del nostro portafogli.

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Infine, un ultimo importante indicatore che può rivelarci chi abbiamo davvero davanti è il modo in cui tratta i camerieri. Una persona rispettosa, grata e collaborativa fa un’impressione decisamente migliore di chi ha un atteggiamento sdegnoso e impertinente. E voi, applicherete questi piccoli trucchetti nel corso del vostro prossimo primo appuntamento?

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