Complimenti e lusinghe false? Ecco come capirlo
- A volte può capitare di ricevere apprezzamenti insinceri
- Le reali ragioni che si celano dietro a un falso complimento sono molteplici
- Può capitare che l’adulatore sia una persona con bassa autostima, che desidera compiacerci perché ha paura della solitudine
- In altri casi, questi soggetti sono mossi dalla malafede
- Attenzione: il rischio di manipolazione è dietro l’angolo
Alzi la mano a chi non piace ricevere complimenti. Sebbene le parole di apprezzamento abbiano l’effetto di aumentare l’autostima e di rinsaldare la relazione con la persona che le pronuncia, a volte le lusinghe possono nascondere delle trappole insidiose. Quando provengono da un adulatore, infatti, i complimenti non sono realmente sentiti, ma appaiono dettati da un secondo fine. Come capire se chi ci fa un apprezzamento è davvero sincero, oppure vuole qualcosa in cambio da noi?
Per smascherare un adulatore è essenziale osservarne attentamente il comportamento. Generalmente si tratta di persone che tendono a evitare di esporsi e di confrontarsi con gli altri, tenendo per sé le proprie opinioni e le proprie idee. Il fatto di non scoprirsi, naturalmente, è funzionale a mascherare le loro reali intenzioni e a non svelare i pensieri e i valori che ne guidano l’operato. Senza contare, poi, che gli adulatori hanno una scarsa intelligenza emotiva: si tratta di soggetti poco empatici, che faticano a mettersi nei panni degli altri, rimanendo sempre freddi e impassibili.
Perché gli adulatori si comportano così?
Un ulteriore aspetto a cui prestare attenzione riguarda la quantità di lusinghe e complimenti che vi vengono rivolti da una certa persona. Essere lodati indistintamente per tutto (o quasi) ciò che si fa e che si dice è chiaro indice del fatto che chi abbiamo di fronte, più che apprezzare sentitamente alcune nostre caratteristiche, intende incensarci.
Perché gli adulatori si comportano in questo modo? Non necessariamente si tratta di persone cattive, che vogliono intenzionalmente sfruttarci o farci del male. Spesso si tratta di individui con bassa autostima, con un forte senso di inadeguatezza. In questo caso, i complimenti derivano dal desiderio di compiacere gli altri per non rischiare di rimanere soli.
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Discorso ben diverso, invece, riguarda coloro che agiscono in malafede: l’obiettivo di queste persone, infatti, è quello di manipolare gli altri attraverso attenzioni e lusinghe. In questo caso, prestare la massima attenzione è fondamentale, poiché il rischio di trovarsi invischiati in relazioni tossiche è dietro l’angolo.
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