Laboratorio cinese crea un virus mutante simile al Covid con un tasso di mortalità del 100%

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Laboratorio cinese crea un virus mutante simile al Covid con un tasso di mortalità del 100%

| 13/02/2024
Fonte: Pexels

I topi sono morti entro 8 giorni

  • Ricercatori cinesi hanno pubblicato uno studio su un virus mutante legato al coronavirus, denominato GX_P2V, che avrebbe causato un tasso di mortalità del 100% nei topi umanizzati infettati
  • Il GX_P2V è un ceppo mutato di coronavirus scoperto nei pangolini della Malesia nel 2017, tre anni prima della pandemia di Covid-19
  • Gli scienziati cinesi hanno usato il GX_P2V per infettare topi geneticamente modificati per riflettere un patrimonio genetico simile a quello umano, risultando in un tasso di mortalità nei topi del 100%
  • Tutti i topi umanizzati infettati sono morti entro otto giorni, mostrando segni di indebolimento come perdita di peso, movimenti più lenti, e occhi completamente bianchi prima della morte
  • La comunità scientifica occidentale ha reagito con indignazione, definendo lo studio “terribile” e “inutile” poiché non fornisce informazioni rilevanti su come il virus possa colpire gli esseri umani

 

Ricercatori cinesi hanno scatenato polemiche nella comunità scientifica dopo aver pubblicato uno studio su un virus mutante legato al coronavirus che avrebbe causato un tasso di mortalità del 100% nei topi umanizzati infettati. L’origine del virus Covid-19 del resto è ancora sconosciuta, ma le teorie cospirative su un esperimento di laboratorio cinese fuori controllo stanno nuovamente prendendo piede in rete grazie a uno studio controverso pubblicato di recente da scienziati cinesi di Pechino.

Pare che abbiano sperimentato un ceppo mutato di GX_P2V, un coronavirus “cugino” scoperto nei pangolini della Malesia nel 2017, tre anni prima della pandemia di Covid-19, usandolo per infettare topi geneticamente modificati e modificati in modo da riflettere un patrimonio genetico simile a quello delle persone. Il controverso studio è il primo nel suo genere a riportare un tasso di mortalità del 100% nei topi infettati dal GX_P2V, superando di gran lunga i risultati delle ricerche precedenti.

Come sono morti i topi

Gli autori dello studio hanno osservato che tutti i topi umanizzati infettati con il GX_P2V sono morti entro otto giorni, un tasso di mortalità sorprendentemente rapido. Quando il virus ha iniziato a indebolire il suo ospite, i topi hanno iniziato a perdere peso, a muoversi visibilmente più lentamente e a mostrare una postura ingobbita. Il GX_P2V ha infettato i polmoni, le ossa, gli occhi, le trachee e il cervello dei topi e, secondo quanto riferito, ha fatto sì che i loro occhi diventassero completamente bianchi un giorno prima della loro morte.

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Questo sottolinea il rischio di spillover del GX_P2V nell’uomo e fornisce un modello unico per comprendere i meccanismi patogeni dei virus correlati alla SARS-CoV-2”, hanno osservato gli autori. Le terrificanti scoperte hanno indignato gli scienziati e i virologi occidentali, molti dei quali le hanno definite “terribili” e “inutili”, in quanto non forniscono alcuna visione reale di come il virus GX_P2V possa colpire gli esseri umani.

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