Esibire i calli? Per questa cultura è segno d’orgoglio [+VIDEO]

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Esibire i calli? Per questa cultura è segno d’orgoglio [+VIDEO]

| 07/11/2023
Fonte: YouTube

Si ritiene che le divinità vivano in questi santuari dedicati

  • Gli uomini giapponesi che portano i santuari mobili mikoshi durante i festival shintoisti sviluppano grossi calli sulle spalle
  • Portare i mikoshi è considerato un grande onore tra gli scintoisti giapponesi e alcuni lo fanno ogni anno per decenni
  • I mikoshi sono considerati versioni mobili dei santuari dedicati alle divinità dello shintoismo
  • Le deformità fisiche causate dai calli sono considerate simboli di dedizione alla divinità
  • I portatori di mikoshi esibiscono con orgoglio i calli come distintivi d’onore

 

Gli uomini giapponesi che ogni anno trasportano santuari mobili noti come mikoshi nell’ambito di importanti festival shintoisti si ritrovano con calli giganti sulle spalle che esibiscono come distintivi d’onore. Portare i santuari mikoshi è considerato un grande onore tra gli scintoisti giapponesi, e mentre alcuni possono farlo solo una volta nella vita, i più devoti aiutano a portare i mikoshi ogni anno, per decenni. Poiché questi santuari mobili e le grandi travi di legno che li sostengono possono pesare più di una tonnellata, la pressione sulle spalle dei portatori è notevole e, dopo anni di servizio, le spalle iniziano a sviluppare grossi calli noti come “mikoshi dako”. Non sono le cose più belle del mondo da vedere, ma i portatori di mikoshi le portano come distintivo d’onore.

Nello shintoismo, la religione autoctona del Giappone, una delle credenze principali è che esistono 8 milioni di divinità, il che spiega che ogni singolo luogo del Paese asiatico ha le sue divinità. Un’altra credenza è che queste divinità vivono nei loro santuari dedicati e che l’unico modo per spostarle è il mikoshi, che sono essenzialmente versioni mobili di questi santuari. Le elaborate strutture scolpite, dipinte e decorate sono sostenute da due o più robuste travi di legno che i portatori devono portare sulle spalle.

Le deformità sono considerate simboli di dedizione alla divinità

Essere un portatore di mikoshi è un grande onore in Giappone e, nonostante la consapevolezza dell’effetto che il trasporto del pesante reliquiario avrà sul loro corpo, gli uomini di tutte le età partecipano volentieri a questa antica tradizione ogni anno. Il compito di portare i reliquiari mikoshi comporta una serie di regole importanti, dall’indossare un abbigliamento adeguato – non sono ammessi abiti moderni – allo stile di oscillazione, fino all’obbligo di bere sake. Pare che non sia insolito per i portatori di mikoshi consumare vino di riso già alle 6 del mattino, il che rende il compito più difficile, ma anche anestetizza il dolore della pressione sul corpo.

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Con il tempo, i calli che si sviluppano sulle spalle dei portatori esperti di mikoshi diventano così grandi da attutire la pressione dei reliquiari di legno e ridurre il dolore del trasporto dei reliquiari portatili. Piuttosto che nascondere queste deformità fisiche, i portatori le esibiscono con orgoglio, perché sono considerate simboli di dedizione alla divinità che portano sulle spalle.

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