Alcune aziende hanno iniziato a produrre il primo latte vaccino sintetico, arriverà anche in Italia?
- Carni rosse, pollame, uova e latte sono sempre più frequentemente ricreati in laboratorio, incluso il latte vaccino sintetico
- Il latte sintetico è ottenuto tramite la “fermentazione di precisione”, con composizione simile a quella animale ma senza coinvolgere mucche
- Questo prodotto ha potenziali vantaggi ambientali e per il benessere animale, ma deve ancora superare sfide per diventare alternativa sostenibile al latte animale
- In Australia, la start-up Eden Brew ha sviluppato latte sintetico per i consumatori preoccupati per l’ambiente
- Nonostante il progresso, il passaggio a livello globale al latte sintetico richiede crescita industriale e investimenti, e non è prevista un’ampia disponibilità a breve, specialmente in Italia
Sempre più spesso carni rosse, pollame, uova e altri cibi “primari” vengono ricreati in laboratorio, e alla lista oggi si è aggiunto anche il latte. Non stiamo parlando di un’alternativa vegetale, ma di vero latte vaccino sintetico non ottenuto dalle mucche ma prodotto artificialmente. Milena Bojovic, dottoranda in Geografia e Pianificazione presso la Macquarie University di Sydney, parlando di questo prodotto rivoluzionario ha affermato: “Può avere la stessa composizione biochimica del latte animale, ma viene coltivato utilizzando una tecnica biotecnologica emergente nota come ‘fermentazione di precisione’, che produce biomassa coltivata dalle cellule”.
“I latti sintetici hanno la facoltà di ridurre le emissioni di metano o aumentare il benessere degli animali. Ma il prodotto deve ancora superare molte sfide e insidie per diventare un’alternativa equa e sostenibile al latte di origine animale”, ha aggiunto. Dunque si tratta di qualcosa già in commercio in molti paesi del mondo. In Australia, la start-up Eden Brew ha sviluppato latte sintetico, puntando in particolare ai consumatori preoccupati per l’ambiente e i cambiamenti climatici.
Il prodotto finale ha una consistenza cremosa
La produzione di questo alimento, infatti, non contribuisce ad alimentare il problema delle emissioni di metano da parte delle mucche che, tra l’altro, non sono in alcun modo coinvolte nel processo. L’azienda australiana utilizza la “fermentazione di precisione” per ricavare le stesse proteine che si trovano nel latte vaccino. Minerali, zuccheri, grassi e aromi vengono poi aggiunti alla base proteica per creare il prodotto finale, che avrà una consistenza cremosa.
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Il passaggio dal latte sintetico a quello vaccino a livello globale non è così semplice. Come ha spiegato Milena Bojovic: “L’industria del latte sintetico deve crescere in modo esponenziale prima che diventi una minaccia considerevole per il latte di origine animale. Ciò richiederà molti capitali e investimenti in ricerca e sviluppo, nonché nuove infrastrutture di produzione come serbatoi di fermentazione e bioreattori. Di certo, l’industria casearia tradizionale non scomparirà presto”. Dunque, alla domanda: “Troveremo il latte sintetico a breve al supermercato?”, la risposta è: “No, almeno non così a breve, soprattutto in Italia”.
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- https://theconversation.com/not-like-udder-milk-synthetic-dairy-milk-made-without-cows-may-be-coming-to-a-supermarket-near-you-189046
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