Scoperte e invenzioni rivoluzionarie (fatte per puro caso)

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Scoperte e invenzioni rivoluzionarie (fatte per puro caso)

| 25/06/2023

Non sempre tutto ciò che viene scoperto ha una storia gloriosa alle spalle, anzi

  • Alcune invenzioni che hanno cambiato il mondo sono state fatte per puro caso
  • La penicillina fu scoperta a causa della scarsa igiene di Alexander Fleming
  • I raggi X si devono a Wilhelm Röntgen che stava giocando con un tubo a raggi catodici
  • Percy Spencer stava testando un nuovo tubo a vuoto quando si accorse che la tavoletta di cioccolato che aveva in tasca si era completamente sciolta e inventò così il microonde
  • Il brandy nacque dal fatto che gli olandesi distillavano il vino per conservarlo

 

Come avvengono le invenzioni che cambiano il mondo? È facile immaginare scienziati impegnati a risolvere i misteri dell’universo con uno sforzo mirato e consapevole. Eppure spesso non è così che accade. Alcune delle invenzioni più importanti della storia dell’umanità sono infatti state dei veri e propri colpi di fortuna. Non ci credete? Allora ecco una carrellata di scoperte che lo dimostrano. Iniziamo con la penicillina. Era il 1928 e Alexander Fleming, un microbiologo scozzese, stava lavorando con piastre di Petri riempite con il batterio Staphylococcus. Un giorno, tornando al suo laboratorio, notò che le piastre erano ammuffite. Frustrato, Fleming ispezionò le piastre per vedere se poteva recuperare alcuni dei suoi preziosi batteri. Notò una cosa interessante: solo i batteri che erano entrati in contatto con la muffa erano morti. La muffa si rivelò essere Penicillin notatum e secerneva una sostanza che oggi conosciamo come penicillina. Ci sono voluti altri 20 anni prima che il farmaco arrivasse sul mercato, ma la scarsa igiene del laboratorio di Fleming ha portato alla sua scoperta.

Sempre stando in campo medico, abbiamo i raggi X. Nel 1895, il fisico tedesco Wilhelm Röntgen stava giocando con un tubo a raggi catodici. Improvvisamente si accorse che uno schermo fluorescente vicino si illuminava, anche quando copriva il tubo. È chiaro che c’era qualcosa che usciva dal tubo e che faceva brillare lo schermo. Provò a bloccare i raggi con vari materiali, prima di infilare la mano davanti allo schermo. Ebbene, riuscì a vedere le sue ossa sullo schermo fluorescente! In seguito Röntgen sostituì lo schermo con una lastra fotografica per poter catturare l’immagine. Non ci volle molto prima che i medici si rendessero conto del piccolo miracolo a cui avevano accesso. Purtroppo, Röntgen non era consapevole dei pericoli della sua scoperta. Muore nel 1923 per un cancro al colon-retto, probabilmente causato dall’esposizione ai raggi X.

Il microonde e il brandy

Passiamo a qualcosa che molti di noi usano tutti i giorni: il microonde. È il 1945 e l’ingegnere Percy Spencer sta lavorando alla Raytheon Corporation per sviluppare la tecnologia radar. Stava testando un nuovo tubo a vuoto quando si accorse che la tavoletta di cioccolato che aveva in tasca si era completamente sciolta. Spencer si chiese se la causa fosse da ricercare nel tubo a vuoto. Cominciò a puntare il tubo su uova e chicchi di mais per vedere cosa sarebbe successo. Se avete messo uova o popcorn nel microonde, sapete come sono andati i suoi esperimenti. Due anni dopo, Raytheon lanciò il primo forno a microonde commerciale. Questo colosso, però, non assomigliava al vostro forno a microonde: era alto 1 metro e 80 centimetri e pesava 750 chili.

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C’è poi il brandy. Nel XVI secolo, i mercanti olandesi iniziarono a distillare il vino per due motivi. In primo luogo, facevano durare il vino più a lungo e, in secondo luogo, dovevano pagare meno tasse poiché il vino era tassato in base al volume. Conservarono il vino distillato in botti di legno con l’idea di diluirlo fino alla gradazione del vino al momento della vendita. Solo che si accorsero che il vino distillato annacquato aveva un sapore pessimo. Ma poi assaggiarono la bevanda senza diluirla e la adorarono. È così che abbiamo ottenuto il brandewijn (“vino bruciato” in olandese) che alla fine si è evoluto in brandy.

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