Tre studenti ideano la Dog Shit Experience per denunciare con ironia la negligenza dei proprietari di cani
- Un gruppo di studenti dello IED di Roma ha ideato una mostra a dir poco peculiare
- Si tratta della Dog Shit Experience, in cui sono esposte le deiezioni canine lasciate sul marciapiede di Via Giovanni Brana, nel quartiere Testaccio
- Ogni escremento è stato accuratamente posto in una teca e accompagnato da una targhetta espositiva
- I ragazzi hanno raccontato che il loro proposito è quello di “far diventare un elemento che danneggia la bellezza di Roma un fattore di abbellimento“
- I passanti si sono dimostrati affascinati e incuriositi dalla mostra
Avete presente la celebre opera d’arte di Piero Manzoni, intitolata “Merda d’artista”? Nel 1961 l’artista sigillò 90 barattoli di latta, uguali a quelli impiegati per la carne in scatola. Sulle lattine appose un’etichetta che recitava: “Merda d’artista. Contenuto netto gr. 30. Conservata al naturale. Prodotta ed inscatolata nel maggio 1961“. L’intento provocatorio dell’opera era quello di denunciare il meccanismo perverso con cui l’arte era diventata mercato di firme prestigiose.
A distanza di 60 anni c’è chi ha deciso di sfruttare ancora una volta le deiezioni per fini artistici. Stiamo parlando di un gruppo di studenti dello IED di Roma che ha allestito una “mostra” di street art estemporanea. L’esposizione consente di ammirare le cacche dei cani lasciate sui marciapiedi da proprietari negligenti. I maleodoranti capolavori attraversano Via Giovanni Brana, nel quartiere Testaccio. Per preservarne l’integrità, le deiezioni canine sono state persino inscatolate all’interno delle stesse teche usate nei musei e negli spazi espositivi.
Da deiezioni canine a “urgenze artistiche che abbelliscono un tratto di strada“
Con non poca ironia, gli organizzatori della peculiare mostra hanno spiegato: “I cani più creativi di tutta Roma, nello storico rione di Testaccio, hanno espresso le loro urgenze artistiche sul marciapiede confinante con l’Istituto Europeo di Design. L’idea è quella di far diventare un elemento che danneggia la bellezza di Roma, come quello dei marciapiedi sporchi di escrementi canini, un fattore che abbellisca un determinato tratto di strada.
La mostra prevederà un vernissage dove le opere saranno raccontate al pubblico anche grazie all’utilizzo di apposite targhette informative. In contemporanea sui social Facebook e Instagram verrà aperto un profilo della mostra, che fungerà da catalogo“. Vi state chiedendo quali siano state le reazioni degli inconsapevoli visitatori, che si sono inaspettatamente ritrovati ad ammirare la mostra?
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“Alcuni passanti si sono avventurati all’interno della mostra con il proprio cane che sembrava essere incuriosito e affascinato dalle opere forse anche più dei padroni. Probabilmente se avesse potuto parlare avrebbe dato una lettura delle opere ancora più critica e dettagliata“.
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