Tutti i segreti di Primark
- Caitlin Sinnett ha lavorato da Primark per oltre due anni
- Ora ha aperto una pagina social per rivelare tutti i segreti del suo lavoro e del celebre negozio
- Ha sostenuto come sia inutile guardare la taglia della gruccia perché nove volte su dieci è probabilmente sbagliata
- Ha inoltre affermato che un dipendente probabilmente non andrà a controllare se una taglia c’è in magazzino
- Si è poi soffermata anche sull’annosa questione degli sconti ai dipendenti
Caitlin Sinnett ha lavorato da Primark per oltre due anni e ora ha aperto una pagina sui social per rivelare tutti i segreti del suo lavoro e del celebre negozio. Ha sostenuto: “Non guardate la taglia sulla gruccia perché nove volte su dieci è probabilmente sbagliata. Spesso non riusciamo a trovare una gruccia che corrisponda effettivamente alla taglia dei vestiti o non riusciamo a trovare un pennarello nero per cancellarla. Oppure non ci si può prendere la briga di girare la gruccia”.
Ha anche affermato che se si chiede a un dipendente di andare a controllare se una taglia è in stock, “probabilmente non lo farà”. Ha ammesso: “Probabilmente resterà in piedi sul retro per qualche minuto. Oppure, per dare l’impressione di fare qualcosa, se sapevo per certo che l’articolo non era in magazzino e la persona non accettava un no come risposta, andavo fino al magazzino, stavo lì per qualche minuto e facevo finta di guardare. Poi tornavo giù e le dicevo che non era in magazzino”.
Gli sconti e il reparto beauty
Inoltre ha aggiunto che, anche se i dipendenti possono “ordinare le cose” o “chiamare altri negozi per avere stock e taglie”, “probabilmente non lo offriranno ai clienti”. E il tanto sbandierato sconto per i dipendenti? Caitlin ha rivelato: “I lavoratori di Primark hanno uno sconto solo quattro volte all’anno per quattro settimane. Di solito questo avviene in primavera, estate, autunno e inverno. Normalmente prima di Natale, che è abbastanza buono, ma non è possibile ottenerlo sugli articoli in saldo”.
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Caitlin ha anche detto che non vale la pena chiedere ai dipendenti dove si trova qualcosa, perché non ne hanno idea dato che il negozio viene spostato di frequente. E non ha senso nemmeno chiedere consigli di bellezza a un dipendente del reparto beauty. “La persona che lavora nel reparto bellezza probabilmente non sa nulla di bellezza. Sono stati messi in quella sezione solo per riempire le scorte, riordinare e rispondere alle domande dei clienti. Ma non significa che conoscano i prodotti o che siano dei make-up artist se si chiedono loro informazioni su determinati prodotti”.
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