La vita dell’altra

“Mi chiamo Manila, ho 31 anni e da poco ho scoperto di essere incinta del mio quarto bambino. Io e mio marito non siamo persone benestanti, ma ci accontentiamo di vivere con quel che guadagniamo. Non facciamo grandi vacanze, non ceniamo mai fuori, ma in casa nostra, con i nostri tre bambini, c’è molto molto amore. Come dicevo all’inizio, qualche settimana fa scopro di essere nuovamente incinta. Lo so che al giorno d’oggi per molti è una follia fare figli in una situazione economica modesta, ma non è così per noi. Il problema giunge quando devo comunicarlo alla mia datrice di lavoro: io faccio la donna delle pulizie per una coppia abbastanza facoltosa. Lei è la classica donna che sembra uscita dalle riviste di moda anche quando scende per fare colazione, ma ha lo sguardo di un iceberg. E sì, mi ha sempre messo in soggezione. Ultimamente non ci incontriamo spesso, ma mi lascia liste di lavori infiniti da svolgere. Così ho deciso che dovevo comunicarle che sono incinta, per giustificare come mai alcuni lavori pesanti non posso più svolgerli. La chat che vi mando è proprio relativa al momento in cui glielo comunico (in realtà avrei voluto farlo a voce, ma capirete perché non ci sono riuscita) e di tutta risposta ecco che cosa è successo. Una cosa incredibile, che subito dopo è stata seguita da un’altra ancora più assurda. Non volevo credere ai miei occhi quando ho letto. Mi chiedo se nel 2023 si ancora possibile ricevere certi tipi di proposte… Indignata, vi mando la chat. Sono certa che vi indignerete quanto me.”

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Manila, 31 anni, condivide un’esperienza che solleva importanti interrogativi sulla dignità e il rispetto nel mondo del lavoro. Donna delle pulizie per una coppia benestante, Manila scopre di essere incinta del suo quarto bambino. Nonostante la situazione economica modesta, Manila e suo marito affrontano la vita con amore e soddisfazione per ciò che hanno, trovando gioia nella loro famiglia.

Quando Manila si rende conto di dover comunicare la sua gravidanza alla sua datrice di lavoro, lo fa con una certa apprensione. La donna, descritta come impeccabile e fredda, le ha sempre incusso soggezione. In un primo momento, Manila sperava di affrontare il discorso a voce, ma l’occasione non si presenta a causa delle lunghe liste di lavori che le vengono lasciate senza mai incontrarsi di persona. Decide quindi di comunicarlo tramite messaggio.

La reazione della datrice di lavoro, riportata negli screenshot inviati, è sconvolgente. Alla notizia della gravidanza, invece di mostrare empatia o comprensione, la donna risponde con freddezza e si lamenta per i potenziali disagi che questa situazione potrebbe causare. Come se non bastasse, Manila riceve una proposta assurda e inaccettabile: la datrice le suggerisce di interrompere la gravidanza in cambio di una somma di denaro, motivando la proposta con ragioni pratiche e apparentemente razionali, ma che riflettono un totale disprezzo per la vita e per la libertà di scelta di Manila.

Manila, indignata, rifiuta categoricamente la proposta. La sua fermezza e il suo amore per la sua famiglia si contrappongono al cinismo della datrice di lavoro, mettendo in evidenza un contrasto tra due visioni del mondo: una basata sull’amore e sul rispetto della vita, l’altra sulla superficialità e sull’indifferenza.

Questa storia è un potente richiamo alla necessità di combattere contro comportamenti discriminatori e inumani nel contesto lavorativo. Nel 2023, episodi come questo dimostrano che c’è ancora molta strada da fare per garantire il rispetto e la dignità di tutti, indipendentemente dalla posizione sociale o economica. Condividere questa vicenda serve non solo a indignarsi, ma anche a riflettere e agire per un cambiamento.

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